Legrottaglie: "Il Cagliari ha fatto grandissimo risultato con la Roma. Barella? La Juve mi disse che non aveva motore da Champions League"

Legrottaglie: "Il Cagliari ha fatto grandissimo risultato con la Roma. Barella? La Juve mi disse che non aveva motore da Champions League"TUTTOmercatoWEB.com
giovedì 11 dicembre 2025, 19:00News
di Maria Laura Scifo

L'ex vice allenatore del Cagliari Nicola Legrottaglie è intervenuto ai microfoni di Radiolina nel corso della trasmissione "Il Cagliari in diretta". Queste le sue parole: "Quando penso a Cagliari ricordo energia positiva, l'aria, le persone, la solarità... Sono stato troppo bene a Cagliari, quando ne parlo con mio figlio mi dice che è l'unica città in cui andrebbe a vivere.

Come ero arrivato a Cagliari? Fu un po' strano. Ero lì 3-4 mesi fermo e dicevo, chissà magari mi arriva una telefonata e inaspettatamente un pomeriggio mi arriva una telefonata di Rastelli che non sentivo forse da 10 anni. Mi disse, che per un giorno intero gli veniva in mente il mio nome per dargli una mano nello spogliatoio. Subito dopo mi chiamò Giulini e avevo capito che c'era anche lui di mezzo che voleva andassi a dargli una mano. Poi quando sono arrivato a Cagliari mi chiama De Biasi per andare a fare il secondo da lui con l'Albania. Gli dissi che avevo dato la parola al Cagliari. Sono stati sei mesi veramente belli, poi dopo neanche un mese e mezzo dell'anno dopo il mister fu esonerato e io con lui.

Pisacane? Avevo un bellissimo rapporto. Andavo a creare un po' di rapporto con i giocatori. Con lui, con Borriello... avevo un bellissimo rapporto. Fabio è sempre stato molto attento e molto umile. Chiedeva, faceva 3000 domande. Sono molto contento per lui, vedo che sta andando nella direzione giuste e ha il supporto che è fondamentale. I momenti difficili ci saranno e andrà supportato fino alla fine. 

L'anima della squadra? Borriello era l'elemento che dovevi coccolare perché poi faceva gol e faceva la differenza. Quindi la gestione era diversa rispetto ai giovani. C'erano tanti giovani, Barella appena l'ho visto chiamai la Juventus ma mi risposero che non aveva il motore da Champions League. Non dico i nomi, ma ricordo che qualcuno mi disse che non aveva il motore per stare lì. Poi come abbiamo visto è tanta roba. L'anima era quella: tanti giovani con tanta fame e ragazzi esperti che ci hanno dato una grande mano. Isla, Bruno Alves che dava segnali importanti. Era una squadra che secondo me poteva fare anche meglio.

Cagliari attuale? Qualche partita l'ho vista, mi muovo un po' in tutte le categorie. Ogni fine settimana mi dedico a qualche categoria. Ho visto delle cose belle, ho visto delle difficoltà che mi aspettavo sia per un allenatore che deve imparare alcune dinamiche della squadra sia per i giovani. C'è tanto di me lì, da Borrelli a Zappa, quindi lo seguo volentieri il Cagliari.

Zappa? Per il carattere mi aspettavo questo percorso. Sapevo che avrebbe fatto strada. Quando sono arrivato io in prima squadra non giocava. Quando l'ho visto nei primi allenamenti ho visto questa straordinaria facilità di falcata. La sua peculiarità secondo me non è difendere, lo può fare, però quando l'ho provato in una posizione avanzata riusciva a fare tutta la fascia, con me fece 5 gol. Almeno all'epoca era così, poi in Serie A è un'altra cosa.

Pisacane? Gli consiglio di essere se stesso e non farsi coinvolgere troppo da quello che accade intorno a lui. Non ci siamo sentiti nell'ultimo periodo, ci siamo visti quando è venuto con la primavera del Cagliari contro la Sampdoria. La grande qualità di un allenatore è quella di studiare i giocatori e adattarsi a quello che per loro è meglio.

Borrelli? Ora è più semplice fare il salto dalla B alla A. Ai miei tempi giocare in Serie A era praticamente impossibile, davanti avevi sempre attaccanti pazzeschi. Il Brescia quando io ho esordito aveva Toni, Tare e Baggio. Oggi a livello italiano se un giocatore è discreto e fa le cose fatte bene, con più testa e disciplina, può ritagliarsi delle soddisfazioni importanti. Lui è arrivato lì perché è un ragazzo caparbio. Tecnicamente quando lo vedi non dice che è fortissimo, fa fatica soprattutto nell'aspetto tecnico, non è pulito, ma è di una efficacia pazzesca. E' un giocatore pericoloso da marcare e ti dà più fastidio lui di giocatori che magari sono tecnicamente più forti. In area ha quelle caratteristiche che non lo vedi, non lo prendi mai e che si fa trovare. Sono contento per lui per il carattere e per l'impegno che ha. Poi ha questo piattone forte che mi aveva sorpreso. Deve migliorare alcuni aspetti e se li migliora può rimanere a quel livello lì.

Ti aspettavi Cagliari-Roma? Mi aspettavo la difficoltà della Roma in quel campo lì. Giocare a Cagliari ti crea degli svantaggi per chi viene che vuole imporre il suo gioco, creare dominio, venire a giocare dentro diventa ancora più complesso. Il campo è un po' più piccolo, è difficile giocare a Cagliari, ma che perdesse no. Per me il Cagliari ha fatto un grandissimo risultato, soprattutto anche nella situazione in cui si trovava. Se avesse perso gli sarebbe arrivata addosso una bella botta. Un risultato negativo con la Roma avrebbe messo dei dubbi, invece è stato fondamentale vincere.

Atalanta-Cagliari? L'Atalanta ha dimostrato con i fatti che va in difficoltà in questo tipo di partita a differenza di quando gioca partite più importanti. Credo che non sarà facile, il Cagliari potrà anche portare a casa qualche punticino, ma la potenza dell'Atalanta la sappiamo tutti. Può anche beccare quella giornata in cui va tutto bene e rischi di tornare a casa con 4-5 gol presi.