Parlato: "Cagliari abbordabile, inutile girarci intorno. Rossoblù in vacanza, al contrario di quanto dice Nicola"

Alla vigilia di Napoli-Cagliari, il giornalista partenopeo Manuel Parlato, ha presentato la sfida di domani sera tramite il proprio canale Youtube. Le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Abbiamo ascoltato la conferenza stampa di Antonio Conte alla vigilia della partita più importante della stagione. Lo ha detto lui stesso: siamo vicini a completare uno straordinario lavoro.
Quello che mi ha colpito è che, a differenza di quanto disse dopo la conferenza stampa post-Parma ("Andiamoci a prendere lo scudetto"), oggi non ha mai pronunciato la parola "scudetto".
È evidente che la tensione è alta, ma ancor di più la concentrazione: l’obiettivo è a portata di mano, a meno di un chilometro dal traguardo… forse anche 500 metri. È chiaro che, sulla carta, il Cagliari è un avversario abbordabile, inutile girarci intorno. Al di là delle narrazioni, del fatto che i rossoblù verranno a giocarsi la partita e della pressione (positiva) che accompagnerà il Napoli, resta il fatto che questa è una gara da chiudere. Tornando alle parole di Conte: sul futuro non ha detto nulla. E credo che nessuno abbia voluto porre la domanda perché sarebbe stato un buco clamoroso: non avrebbe risposto, avrebbe glissato. Ed è giusto così. Parlare del futuro a poche ore da una partita così decisiva non avrebbe senso. Per quanto riguarda le risposte più concrete, Conte ha parlato anche del mercato estivo. Ha chiarito che le operazioni non sono state fatte per lui, ma per il bene e la crescita della società. Anche la cessione di Kvaratskhelia è stata legata a esigenze di bilancio del Napoli. Tuttavia, qualche messaggio alla dirigenza è arrivato, come spesso fa Conte, in maniera indiretta ma chiara. Sulle scelte di formazione è stato evasivo. Alla domanda su chi giocherà tra Raspadori, Neres, e sul recupero di Juan Jesus o Buongiorno, ha preferito non esporsi. La sensazione è che ci sia ancora qualche speranza per vedere Lobotka, anche solo in panchina.
Si va verso un 4-4-2 con Raspadori accanto a Lukaku, Neres pronto a subentrare, e Lobotka forse tra le riserve. Più difficile invece il recupero di Buongiorno e Juan Jesus, anche se proveranno a essere almeno in panchina. Curiosamente, nessuna domanda è stata posta sull’avversario, il Cagliari, che dovrà fare i conti con diverse assenze, compresa quella di Luvumbo. Ho ipotizzato un 3-5-2 con Sherri (non Caprile) in porta, Zappa a destra, Mina, Luperto e Zortea in difesa, Makoumbou, Deiola e un altro centrocampista (forse Adopo) in mezzo, con Piccoli e Pavoletti in attacco. Resta il dubbio su un possibile 3-5-1-1 con Viola in ballottaggio per una maglia da titolare. Tornando a Conte, mi è sembrato un allenatore consapevole del peso della pressione che ha portato sulle spalle per tutta la stagione. Ha parlato di stanchezza, di stress, di quel carico emotivo che lo accompagna fino al fotofinish.
Anche se non sarà in panchina, ha detto chiaramente: "Il mio cuore sarà diviso tra tribuna e panchina".
Soffrirà guardando la partita dalla tribuna, perché sarà la più importante dell’anno. Infine, mi ha colpito una risposta interessante: alla domanda su chi vincerà tra la squadra più brava o la più forte, Conte ha risposto: "Vincerà chi ha meritato di più".
E oggi, davanti a tutti, c’è il Napoli. Il Napoli sta meritando questo scudetto per vari motivi: non solo perché è stato in testa più a lungo dell’Inter, ma perché ha superato ostacoli importanti. Conte è stato bravo a reinventare una squadra che sembrava da rifondare. Alcuni giocatori dati per finiti sono stati rilanciati, ricostruiti, valorizzati. Il famoso slogan della “ricostruzione” è diventato realtà, ed è avvenuta in tempi rapidissimi. “Quell’amma fatica” è arrivato al traguardo. Quello slogan è diventato un mantra che ha accompagnato la stagione, fino a trasformarsi in un possibile titolo. Ora però bisogna restare concentrati. È giusto pensare alla festa, ai preparativi, ma prima c’è una partita da vincere.
Nel pomeriggio saremo all’hotel del Napoli ad Agnano, dove la squadra è in ritiro. Tanti tifosi saranno lì, l’entusiasmo è palpabile.
Oggi sono stati messi in vendita altri 3.000 biglietti per i distinti inferiori: chi è riuscito a prenderli è fortunato, il sold out è ormai certo. Anche i posti del settore ospiti saranno assegnati ad associazioni e scuole calcio. Ci sarà un colpo d’occhio fantastico al Maradona. In città e in provincia saranno allestiti maxi schermi per seguire il match. Non sarà trasmesso in diretta sulla Rai: è una fake news. Fortunati quelli che saranno allo stadio o in piazza del Plebiscito, che si prepara a essere il cuore pulsante della serata. Il Cagliari, diciamolo, sembra avere la testa già in vacanza, al di là di quanto possa dire Nicola. Il Napoli deve vincere, chiudere la partita senza fretta ma con determinazione.
Come diceva Benitez, che pure ha i suoi meriti nella costruzione europea del Napoli, serve equilibrio. E poi, dopo il fischio finale, sarà tempo di parlare anche di mercato: De Bruyne, Jonathan David e altri nomi. Ma per ora, testa al campo. Il Napoli è a un passo dal secondo scudetto in tre anni. Un’impresa che nessuno, finora, ha compiuto".