Vittorio Sanna: "Cagliari, Idrissi è la nota più lieta del giorno. Nel finale si poteva addirittura vincere"

Vittorio Sanna: "Cagliari, Idrissi è la nota più lieta del giorno. Nel finale si poteva addirittura vincere"TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 21:15News
di Vittorio Arba

Nel suo "Commento a Caldo" per Galleria Progetti, il giornalista Vittorio Sanna ha analizzato il pari allo scadere del Cagliari contro il Verona di questo pomeriggio, con la sfida del Bentegodi conclusasi sul punteggio di 2-2. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Sono bastati gli ultimi dieci minuti per confermare che la sensazione di poter vincere la partita non era solo una sensazione, ma una vera e propria certezza. Una certezza nata nel momento in cui i due gol di svantaggio accumulati nei primi 70 minuti sono diventati, alla fine, due reti facilmente recuperabili. Contro il Verona il Cagliari non ha disputato certamente la sua miglior partita. Anzi, ancora una volta si è incappati in qualche malinteso, forse legato anche allo spirito con cui la gara è stata affrontata. Prima ancora che di tattica e tecnica, si deve parlare di atteggiamento mentale: serve totale sacrificio, fame, sete di vittoria. Quelle componenti che fanno la differenza nelle battaglie calcistiche, come quella di oggi al Bentegodi. Il Cagliari era partito anche bene, con un’occasione per Borrelli – tornato titolare – e sembrava poter governare la partita, mantenendo il pallino del gioco e provando a penetrare tra le maglie difensive del Verona. Tentativo però fallito, complice la giornata difficile dei palleggiatori, in particolare dei trequartisti, coloro che dovrebbero legare il lavoro tra difesa, centrocampo e attacco trasformando l’azione in occasione da gol. Questo è mancato quasi del tutto per settanta minuti, con alcuni giocatori apparsi opachi e fuori condizione. Gaetano, ancora una volta, ha inciso poco, come già accaduto a Bologna: solo a tratti si è intravisto il suo reale valore, quello su cui la squadra crede e punta per crescere e guidare i più giovani. Anche Prati è scomparso nella fase centrale, mentre Zé Pedro ha provato a prendere l’iniziativa. Lo stesso Gaetano non è stato pulito nei passaggi e questo evidenzia come le intese, cambiando spesso uomini e schemi, non siano ancora costruite.

C’è ancora tanto da lavorare per formare un blocco di squadra, creare coppie e reparti affiatati in grado di funzionare come un insieme compatto. È normale, considerando che si tratta di una squadra nuova, ma fino a un certo punto: perché nel frattempo bisogna fare punti. Il Verona ha trovato il vantaggio con un colpo di testa di Gagliardini e solo le grandi parate di Caprile hanno evitato il raddoppio già nel primo tempo. Se fosse arrivato il 2-0, probabilmente il crollo del Cagliari sarebbe stato inevitabile. Caprile ha tenuto in piedi la squadra, e poi è arrivata la scossa di Idrissi — forse la notizia più bella del giorno. Il giovane sardo, prodotto del vivaio rossoblù, alla prima da titolare in Serie A, ha segnato il gol del 2-1, suonando la carica. Da lì sono nati anche i cambi che hanno portato al 2-2 finale, grazie allo spunto di Felici: proprio lui, il ragazzo che il 1° settembre aveva la valigia pronta. Il Cagliari che strappa il pareggio a Verona dimostra che, nel finale, si poteva addirittura vincere una partita che sembrava persa. Un segnale incoraggiante: significa poter lavorare per correggere gli errori con un clima positivo, quello che nasce dai risultati che fanno classifica e fiducia. Un rendimento, fin qui, superiore rispetto a tante altre stagioni recenti. Ora testa alla prossima: forse oggi c’è stato anche un pizzico di turnover, con l’inserimento di Liteta al posto di Adopo, in vista del turno infrasettimanale. Giovedì si gioca alle 18:30 contro il Sassuolo: sarà l’occasione giusta per tornare alla vittoria".