Vittorio Sanna: "Palestra decisivo nell'azione del raddoppio del Cagliari, ha mostrato tutta la sua classe"

Vittorio Sanna: "Palestra decisivo nell'azione del raddoppio del Cagliari, ha mostrato tutta la sua classe"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 11:15News
di Giorgia Zuddas

Nel suo ultimo video pubblicato su YouTube, il giornalista Vittorio Sanna ha analizzato la prestazione del Cagliari contro il Parma, soffermandosi su alcuni aspetti chiave della gara:

"Marco Palestra è stato protagonista di una grandissima azione in occasione del gol del raddoppio del Cagliari: ha mostrato tutta la sua classe portando palla dalla metà campo rossoblù fino a quella avversaria, dando il via all’azione poi finalizzata da Felici. È uno degli aspetti positivi della partita, dove giustamente Pisacane dice: 'È vero, abbiamo vinto, ma abbiamo anche sbagliato tanto e, in molti casi, non siamo riusciti a fare le cose per bene'. E da lì bisogna ripartire. È un discorso assolutamente condivisibile, ma che dovrebbe valere sempre, non soltanto quando si vince, o si perde, o in seguito a una partita piuttosto che a un'altra. Lo spirito deve essere sempre quello di notare ciò che si può migliorare. Questo è lo spirito che fa crescere le squadre. Il fatto che Pisacane lo abbia sottolineato al termine di una partita dove, effettivamente, ci sono stati tanti errori - rimediati in larga parte dalla grandissima giornata di Elia Caprile - è significativo. Questi errori vanno assolutamente rivisti, e possiamo anche cercarli.

È un Cagliari che si è affidato troppo spesso al lancio lungo. È una squadra che, in fase di costruzione, perde almeno un tempo di gioco quando il pallone arriva sui piedi di un difensore che, invece di giocare subito la palla, tende a rallentare l'azione e a esitare. Spesso manca anche un riferimento chiaro nella zona centrale del campo, dove il playmaker dovrebbe assumersi maggiori responsabilità: serve più autorità, più consapevolezza nei propri mezzi, e soprattutto più coraggio nel gestire il possesso, evitando di scaricare sistematicamente all’indietro. Belotti, in alcune occasioni, l’ho visto muoversi in modo opposto rispetto alla squadra: palloni lunghi mentre lui veniva incontro, oppure movimenti in profondità con il pallone che, invece, finiva alle spalle del difensore. Sono dettagli significativi, perché indicano chiaramente quanto ci sia ancora da lavorare per un inserimento pienamente armonico nel sistema di squadra. Ma, se si riesce a vincere una partita così complicata e difficile come quella contro il Parma, non possiamo che trarne un beneficio, soprattutto sul piano caratteriale. Questa è una squadra che, senza fronzoli, sa lottare, sa soffrire e sa trovare - alla fine - anche le soluzioni giuste. Perché poi, queste soluzioni, le ha trovate: su calcio piazzato, con il primo gol, e nell’unica vera azione di pregio costruita in tutta la partita, nata da tre dei quattro giocatori subentrati".