ESCLUSIVA TC – Onofri: “Il Genoa può incutere timore a qualsiasi compagine, costringerà il Cagliari a sbagliare il più possibile”

ESCLUSIVA TC – Onofri: “Il Genoa può incutere timore a qualsiasi compagine, costringerà il Cagliari a sbagliare il più possibile”TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 5 ottobre 2022, 13:30Primo piano
di Roberta Lai

Quello di venerdì contro il Genoa sarà un vero e proprio banco di prova per il Cagliari di Fabio Liverani che, reduce dalle due sconfitte casalinghe consecutive con Bari e Venezia, è chiamato a una prestazione d’orgoglio e a un’inversione di rotta. A due giorni dal match del Marassi, la redazione di TuttoCagliari.Net ha intervistato in esclusiva Claudio Onofri, bandiera del Grifone e opinionista sportivo.

Sembra che la sosta abbia sortito gli effetti sperati per il Genoa. Blessin ha rivoluzionato quello che era l’assetto della squadra: è stata questa, secondo lei, la mossa vincente?

“Sì, è stata una mossa vincente. Blessin ha messo dei giocatori di qualità in attacco che nel 4-2-3-1 precedente venivano schierati soprattutto sugli esterni. Sulle fasce laterali, in effetti, c’era una mancanza di sovrapposizione dei terzini in relazione al fatto che i due esterni alti si accentravano troppo e subito senza avere le caratteristiche per fare delle cose importanti in fase offensiva. Adesso, invece, ha scelto Yalçin, Aramu e Gundmusson, giocatori che danno della qualità per poter poi servire il bomber per antonomasia che è Coda. Tutto questo era già stato provato in amichevole con Il Monaco e già si era visto un qualcosa di migliorativo in fase offensiva, quello che è stato un po’ il tallone d’Achille del pensiero di Blessin già dall’anno scorso”.

L’opposto rispetto a quanto sta avvenendo a Cagliari. 

“Negli ultimi anni, il valore della rosa messa a disposizione dei vari allenatori, questo è il punto, era sicuramente superiore ai risultati ottenuti. Parlo degli allenatori perché c’è questo modo di pensare da parte di alcuni presidenti riguardo allo scaricare i tecnici dopo due, tre mesi e Giulini, nelle ultime stagioni, ha un po’ toccato il fondo in questo senso. Se si sceglie un allenatore è perché si è fatta una scelta appropriata rispetto alla rosa a disposizione, al suo modo di intendere il calcio e devi dare necessariamente il tempo per poter lavorare su un materiale che nessuno immaginava così deficitario. Questo vale anche per Preziosi che ha messo a disposizione dei vari allenatori del Genoa giocatori interessanti senza però avere la pazienza di mantenere quell’asset. Questo, secondo me, è il punto nevralgico da cambiare. Il Cagliari, così come il Genoa, devono tornare a rappresentare la loro storia”.

Rispetto all’inizio del campionato, il Genoa ha mostrato un certo miglioramento. Quali sono i punti di forza della squadra?

“Dall’arrivo di Blessin si è visto un pressing davvero efficace e organizzato anche contro squadre molto più forti. Quest’anno, forse, è calato questo tipo di atteggiamento ma sta crescendo piano piano l’asset nel momento in cui recuperi palla, si sta iniziando a vedere una buona fase offensiva grazie all’inserimento di giocatori capaci di dribblare, di fornire passaggi invitanti ai compagni. Credo che la rosa del Genoa possa essere identificata tra le prime due o tre della Serie B. Se hai anche quel tipo di organizzazione, non solo difensiva, cresci di livello”.

Il Cagliari, dall’altra parte, sta vivendo un momento di grande difficoltà, al punto che la panchina di Liverani potrebbe essere in bilico. Ha detto che non si aspettava questo tipo di andamento: quale potrebbe essere la causa?

“Guardo la formazione della scorsa partita e penso che ci siano tutti gli elementi per poter fare molto, molto meglio. Io, come tanti addetti ai lavori, avevo messo Cagliari e Genoa nelle prime due posizioni. Certo, c’è una mancanza nella fase realizzativa che non dipende tanto dal valore dei giocatori quanto da movimenti che non consentono di chiudere la partita. Il perché di questo andamento, dal di fuori, è difficile da spiegare. Cagliari e Genoa sono due piazze importantissime che normalmente ti danno una grande spinta, grande entusiasmo ma che si trasformano in un valore in meno, facendoti sentire tutta la pressione nel momento in cui non rispondi appropriatamente. Il calcio è innanzitutto qualità ma bisogna anche avere la personalità, la forza d’animo per superare questo tipo di ostacolo”.

Come è stato l’impatto dell’ex Cagliari Strootman?

“Buonissimo pur giocando in un ruolo che non è propriamente il suo. Ha dato una carica ulteriore alla tifoseria anche a livello comunicativo. Con lui, Aramu, Ilsanker credo che Blessin abbia a disposizione non un carrarmato ma una squadra che può incutere timore a qualsiasi tipo di compagine”.

Arriviamo alla partita di venerdì. Viste le difficoltà della difesa dei sardi, Il Genoa imposterà una gara aggressiva e offensiva?

“Blessin non vuole pensare né alla partita di Ferrara, né alla sconfitta dei sardi con il Venezia ma solo a quello che deve avvenire. Da parte del Cagliari ci sarà la voglia di rifarsi immediatamente, la cattiveria nell’affrontare la prima parte di gara e il Genoa, dal canto suo, lo costringerà, pressando da tutte le parti e incutendo timore, a sbagliare il più possibile. La previsione credo sia questa”.

Si ringrazia Claudio Onofri per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.