ESCLUSIVA TC - Tiziano Crudeli: "Il Cagliari imporrà i suoi ritmi"

Telecronista del Milan per l'emittente 7 Gold, ma soprattutto tifoso sanguigno e passionale dei rossoneri. Tiziano Crudeli, ai microfoni di TuttoCagliari.net, parla della sfida di sabato prossimo al Sant'Elia e dell'attuale situazione delle due squadre.
Alla luce dei risultati dell'ultima giornata, il Milan può considerarsi ancora in corsa per lo scudetto?
Numeri alla mano sì, però se una squadra come il Milan, nelle ultime tre partite, di cui due giocate in casa, raccoglie solamente due punti, significa che le speranze sono poche. Certo, potrebbe succedere un miracolo, ma non possiamo sempre giustificarci con i dieci giocatori infortunati di cui cinque titolari perché proprio il Milan, anche con tutti a disposizione, viene messo in difficoltà quando trova avversarie che aumetano i ritmi e che vanno a cento all'ora rispetto alle cadenze compassate dei rossoneri.
Che cosa si aspetta da questo Cagliari che ha ormai accantonato le ambizioni europee ma che è comunque in crescita dopo il pareggio con la Samp?
Il Cagliari ha tutte le caratteristiche per mettere in difficoltà il Milan. Tra l'altro ci sono giocatori come Matri e Astori che hanno grandi motivazioni: il primo è in cerca di rivincite personali, il secondo vuole dimostrare di essere un giocatore in grado di poter ritornare al Milan. Mancherà però una pedina importante come Nené, che è un altro giocatore che piace molto alla società rossonera. E' vero che ultimamente il Cagliari sembra in disarmo, però ribadisco che ha tutte le caratteristiche, le motivazioni e gli stimoli per fare una grande partita e mettere in difficoltà il Milan.
Se potesse scegliere un giocatore del Cagliari da schierare nel Milan, chi prenderebbe?
Bella domanda. Io sono molto amico della famiglia di Matri perché l'ho visto crescere nelle giovanili del Milan, per cui sono condizionato da questa amicizia. Poi come ho detto prima, mi piace molto Nené e trovo tecnicamente interessante anche Ragatzu.
Secondo lei Cossu andrà ai mondiali?
Cossu è la dimostrazione di quanto il calcio italiano, soprattutto in certi ruoli, non sia attento all'evoluzione dei giovani. Non è concepibile che un giocatore come lui fino a due anni fa fosse nel Verona, con tutto il rispetto per i gialloblu. Cossu è un elemento che poteva benissimo giocare in serie A già da tempo, perché è un trequartista, un giocatore dotato di grande fantasia e di grande estro. Il calcio italiano è povero in questo senso, tant'è vero che se tu vai a guardare i trequartisti e in generale i giocatori di fantasia in circolazione, non troverai italiani. Ecco perché Cossu merita la nazionale ed è una dimostrazione, non dico dell'incompetenza, ma della mancanza di attenzione degli addetti ai lavori.
Torniamo alla partita di sabato. All'andata finì 4-3 per il Milan. Il match del Sant'Elia sarà altrettanto spettacolare o dovremo aspettarci uno 0-0 come quello della scorsa stagione?
Non credo che finirà 0-0. Ci sono tutti i presupposti per assistere a una buona partita. Il Milan ha dei difetti congeniti, ad esempio se attaccato viene messo facilmente in difficoltà, soprattutto sugli esterni. Bisogna anche dire però che ultimamente Favalli ha giocato molto bene e Thiago Silva è in grande spolvero, però è una squadra che se messa sotto pressione può concedere molto agli avversari. Dipenderà dai ritmi che riuscirà a imporre il Cagliari. Io sono convinto comunque che assisteremo a un gran bel match.
Può farci un pronostico da tifoso del Milan e uno da giornalista obiettivo?
Non faccio mai pronostici, nè da tifoso, nè da giornalista, perché si rischia sempre di prendere dei grossi granchi. Ribadisco soltanto che assisteremo a una grande partita.