Frongia: "Ranieri non ha mai stretto feeling perfetto con la proprietà, quest'anno ha fatto un miracolo. I giovani non bastano, serve progetto serio"

Frongia: "Ranieri non ha mai stretto feeling perfetto con la proprietà, quest'anno ha fatto un miracolo. I giovani non bastano, serve progetto serio"
lunedì 27 maggio 2024, 11:15Primo piano
di Redazione TuttoCagliari

Il giornalista e consigliere nazionale dell'USSI  - Unione Stampa Sportiva Italiana -, Mario Frongia, è stato ospite a Buongiorno Regione, il programma del mattino delle Testata Giornalistica Regionale della Rai. TuttoCagliari.net ha sintetizzato il suo intervento: 

Un campionato che ci ha fatto tremare e anche gioire.
"Forse quello di Ranieri è un miracolo ancora superiore alla rincorsa e alla promozione dello scorso anno. Una salvezza straordinaria perchè - nonostante i numeri siano implacabili - il Cagliari si salva con una giornata di anticipo, ma è sedicesimo, quarta peggior difesa, sesto peggior attacco. Su questi numeri lui ha costruito un gruppo, ci ha messo la testa, ci ha messo lo spirito di sacrificio, le motivazioni, quindi un grande miracolo. E' una squadra che se non fosse stata tenuta per mano da questo papà nobile che non andrà mai via, forse avrebbe sofferto molto e più di quello che è accaduto".

Era nell'aria questo addio di Ranieri? C'erano dei segnali...
"Sì, credo non abbia mai stretto un feeling perfetto con la proprietà, parlo anche delle garanzie che lui potesse chiedere e quindi delle richieste fatte anche lo scorso anno: quando arrivò a gennaio e il Cagliari era vicino ai play out per la C, gli presero Azzi e Prelec, poi lui portò la squadra in Serie A da quinta, vincendo con Pavoletti al 94' a Bari. Questo campionato è stato uguale perchè se si va a vedere, degli 8 acquisti estivi, solo tre hanno giocato da titolari e anche a corrente alternata, Poi a gennaio c'è stato un minimo di rattoppo con Mina e Gaetano, che è stato importante, ma guarda caso entrambi probabilmente andranno via. Quindi la società deve mettersi nelle condizioni di avere un progetto bello, profondo e serio. Che a Ranieri sia stato proposto e che lui non si sia fidato, questo ancora non si può sapere".

C'è tanto lavoro da fare per affrontare il nuovo campionato.
"Sono d'accordo, c'è davvero tantissimo lavoro e questo lavoro andrebbe pianificato nel tempo, senza sparate faraoniche che non portano da nessuna parte. E anche questo mantra dei giovani: certo che i giovani sono importanti, ma i giovani vanno affiancati, vanno sostenuti e il tecnico, chiunque verrà, raccoglie un'eredità pesantissima e dovrà essere davvero messo nelle condizioni di stare a galla. Purtroppo gli ultimi dieci anni non dicono questo".