La presentazione di Simeone: ecco le sue prime dichiarazioni ufficiali

La presentazione di Simeone: ecco le sue prime dichiarazioni ufficialiTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 2 settembre 2019, 20:05Primo piano
di Nicola Adamu
fonte centotrentuno.com

Alle ore 18.30 è iniziata nella sala stampa del Sardegna Arena la conferenza stampa di presentazione dell'attaccante Giovanni Simeone. Queste le risposte del Cholito alle domande dei giornalisti presenti.

Sull'approccio con la nuova realtà: “Accaduto tutto velocemente, dal primo giorno in cui sono arrivato sono stato felice perché sapevo che avevo fatto la scelta giusta. Ho fatto le cose velocemente per essere pronto per la partita. Sono molto contento della prestazione della squadra di ieri, ho visto entusiasmo di pubblico e stadio”.

Sulla posizione in campo: “Ho sempre cercato di giocare dentro l’area anche con un altro attaccante: ho già giocato con Pavoletti al Genoa e posso giocare ovunque. Cerco di adattarmi ai miei compagni e mi metto a disposizione del mister: quando sono stato chiamato mi hanno detto che c’era la possibilità di giocare con Leonardo, posso fare entrambe le cose”.

Sulla scorsa stagione: “Quando fai bene le aspettative crescono: dopo l’anno col Genoa e il primo con la Fiorentina con tanti gol, la gente si aspettava tanto ma non per questo è stata una cattiva stagione. Mi ero messo l’obiettivo di giocare in Nazionale sin da piccolo e ho realizzato quel sogno, segnando all’esordio. Quando l’attaccante non fa gol si abbassa un po’ il livello e non ho avuto grande spazio: ho imparato tanto negli ultimi sei mesi rispetto ai primi tempi in cui forse non vedevo la realtà. Ma io mi sento lo stesso Giovanni di un tempo”.

Sul suo nuovo compagno Nandez: “Conosco Nahitan perché l’ho affrontato in Nazionale e ho già litigato con lui (ride ndr). C’è un bell’ambiente armonioso, c’è entusiasmo: ho cercato subito casa per essere tranquillo e dedicarmi al campo tranquillamente”.

Sul padre Diego Pablo: “Mi aveva raccontato della partita amichevole dell’anno scorso e mi aveva detto che era una bella squadra: quando ho raccontato che sarei venuto qua era molto contento”.

Sull'addio a Firenze e sulla scelta di Cagliari: “Il mercato è stato lungo, lasciare Firenze non è stato facile perché ho passato momenti importanti al di là del calcio: quello che è successo con Davide mi ha toccato molto e per i momenti passati in città. Non li dimenticherò mai e non è stato facile, ma allo stesso tempo non è stato difficile scegliere di venire qui: ho sentito subito un grande affetto e qui mi volevano tanto. Per questo ho detto che era una scelta di cuore: avevo altre opzioni, ma Cagliari mi ha voluto fortemente. Quando ti fanno sentire che sei importante, è una cosa che supera tutto”.

I propositi: “Cercherò di dimostrare le mie qualità, chiaro che Pavoletti ha caratteristiche diverse ma saprò adattarmi alla squadra e non che la squadra si adatti a me”

Ancora sul papà Cholo: “A mio padre piace stare vicino ai suoi figli, lo vedremo presto qui”

Sulla piazza cagliaritana: “Qui c’è molto entusiasmo e ci sono molte aspettative: non è sempre detto che con i grandi giocatori si fanno grandi cose, ma i risultati arriveranno ne sono sicuro. Penso che l’obiettivo sarà quello di combattere contro tutti”.

Sulla sua crescita personale: “Mi piace crescere e mettermi degli obiettivi e delle sfide: quando uno sa che può dare il massimo deve dar tutto. Mi sento ancora giovane, devo ancora crescere e farmi vedere: devo sentirmi a casa e per quello scelgo le migliori opzioni. A Genoa e alla Fiorentina ero a casa ed ho scelto Cagliari per questo motivo”.

Su Astori: “Con Davide ho tanti ricordi: ci ho pensato venendo qui a Cagliari sull’aereo perché lui è stato qui tanti anni. Per me è un ricordo indelebile: il ricordo più bello è di quando finivano le partite e lui parlava. Tutti lo ascoltavamo e cercavamo di prendere i suoi insegnamenti: era un po’ il nostro padre e parlava con semplicità e col sorriso”.

Sul Cagliari: “Credo che siamo forti, credo in questa squadra: so che si possono fare tante belle cose al di là delle due sconfitte. Si vede la professionalità e l’entusiasmo di tutti, cose che si sono viste anche ieri. L’Inter aveva dominato nella prima giornata e noi li abbiamo messi in difficoltà; dobbiamo prendere queste buone cose”.

Sulla Nazionale albiceleste: “Quello che vorrei, per me è stato molto importante essere convocato. Mi ha fatto crescere molto e questo penso sia un momento importante per la mia carriera: andare in Nazionale mi farebbe crescere ancora di più”.

Sugli episodi di razzismo: “Onestamente non ho sentito niente dal campo, poi nei social ho visto di questa situazione: mi dispiace non deve succedere e chi l’ha fatto sono delle persone ignoranti. Sicuramente sono stati pochi individui”.

Ancora sulla Selecciòn: “Quello che vorrei, per me è stato molto importante essere convocato. Mi ha fatto crescere molto e questo penso sia un momento importante per la mia carriera: andare in Nazionale mi farebbe crescere ancora di più”.