LIVE TC - Nainggolan: "A Cagliari stavo bene, nessuno mi rompeva il c***o. Voglio bene al presidente, ma mi sentivo preso in giro. Un ritorno? Si devono trovare accordi"

LIVE TC - Nainggolan: "A Cagliari stavo bene, nessuno mi rompeva il c***o.  Voglio bene al presidente, ma mi sentivo preso in giro. Un ritorno? Si devono trovare accordi"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
giovedì 17 novembre 2022, 18:59Primo piano
di Martina Musu

A Il Cagliari in diretta, trasmissione in onda su Videolina, in FM su Radiolina e sui canali social e web di Radiolina e Unionesarda.it, ospite di oggi l'ex rossoblù Radja Nainggolan in collegamento direttamente dal Belgio. Segui con tuttocagliari.net la diretta testuale!

"Sto avanzando con l'età ma mi sento sempre giovane. La mia situazione è che io posso andare via da qua. In questo momento è tutto più complicato rispetto a quello che pensavo. Non ho mai avuto questi problemi, io ho sbagliato e non me l'hanno perdonata. Io ho smesso di fumare sigarette e sono passato all'elettronica, per me una cosa positiva. Non merito questa situazione. Mi sto allenando sono sereno, sono in forma. Per quanto riguarda il mio post sui social, le persone sanno parlare di me solo in modo negativo. Chi mi conosce davvero sa chi sono. I giornalisti qui in Belgio per me sono scarsi, per tre settimane continuano a parlare della stessa cosa. In Italia ho avuto certe attenzioni, anche a Cagliari gli occhi erano puntati su di me. A Cagliari stavo bene, nessuno mi rompeva il c***o e ho reso il mio amore ai tifosi. Qua in Belgio vedono solo il personaggio. In Italia fumano tutti. L'anno scorso per me è stato un anno difficile, ho fatto le mie partite sia buone che normali. Si aspettavano tanto da me ed è difficile fare la differenza da solo in un campionato così. Non potevo fare la differenza come a Cagliari e Roma dove avevo calciatori che mi aiutavano. Qua dovevo fare tutto io. Da un momento all'altro mi hanno fatto fuori. Nelle ultime sette partite ne hanno vinto solo una. Loro guardano più un discorso di filosofia nuova non i calciatori in campo e le prestazioni. Io seguo sempre le partite del Cagliari Rog e Nandez fanno bene ma quest'anno manca qualcosa. La formazione cambia spesso, se i risultati non arrivano è più facile puntare su un tipico 11. Il campionato di Serie B è tanto difficile". Io con il presidente ho sempre avuto un bel rapporto, tranne nell'ultimo anno. Io sono tornato due volte a Cagliari per stare lì. Se si parla di un possibile ritorno si devono trovare accordi. La Sardegna mi ha dato tanto, anche i tifosi. Non sarebbe per me un problema della Serie B, a me dovevano prendermi per evitare la retrocessione. La mia prima scelta è sempre stata il Cagliari. Con me si poteva salvare. Voglio bene al presidente ma mi sentivo preso in giro. Sono da molto che non lo sento, i miei compagni gli sento sempre. Ho chiesto a Pavoletti di fare il trascinatore. Il Cagliari ha la squadra per poter salire, come Viola, Mancosu, ma se si valuta la situazione è difficile. Mancosu ha fatto bella carriera, ha fatto poco per le sue qualità. Quando sono arrivato a Cagliari con Allegri lui si allenava a parte, non capivo perché la società non ha fatto affidamento su di lui. Io potevo dare tanto a quel gruppo e vederlo in Serie B mi fa rabbia. Io vedo Nandez che da il massimo, ma se gli altri non lo seguono non è facile. Serve una personalità nel gruppo, ma questo manca. Quando prima si veniva a Cagliari gli altri dovevano sudare, ora invece in casa ha vinto solo un match. Io tifo il Cagliari, mi hanno sempre parlato bene di Liverani. Il problema non è solo lui. La rosa è forte per poter risalire in classifica. In Serie B se vinci 4 partite di fila sei nella top 5. Mi manca Cagliari. Quando ho iniziato a Cagliari come nome c'era Daniele Conti, se tu vedevi il Cagliari con il suo nome ti faceva un certo effetto. Voglio bene a tutti a Cagliari, 7 anni non si buttano via. Io spero che il Cagliari, con o senza di me, arrivi il più in alto possibile. Sono in scadenza, sono libero. Manca tanto al mercato invernale, oggi come oggi sono tutte chiacchiere da bar, il mio telefono non ha mai squillato. Io voglio giocare a calcio, è lo sport che mi ha sempre tenuto nella retta via. Sto bene, voglio solo giocare, qualche anno ce l'ho ancora. Sono diventato imprenditore, non sono bravo, ma quelli con me ne sanno. La mia porta è sempre aperta".