Cagliari, il giovane Thomas Boccia saluta i rossoblù e passa al Como: "Lascio casa mia, ma non dimenticherò mai da dove sono partito"

Thomas Boccia, bomber nella passata stagione della formazione Under 17 del Cagliari con 17 reti, lascia la Sardegna per accasarsi al Como. Tramite una lunga lettera postata su Instagram, il giovane classe 2009, saluta la squadra della sua terra: "Non è facile trovare le parole giuste quando si chiude un capitolo così importante della propria vita. Oggi saluto il Cagliari, una squadra che è diventata molto più di una semplice maglia da indossare. È stata casa, rifugio, scuola di vita. Qui ho imparato il significato del sacrificio, dell’umiltà, dell’appartenenza. Ricordo ancora il primo giorno, quando tutto sembrava un sogno troppo grande da vivere. Poi, passo dopo passo, quel sogno è diventato realtà. E ora mi guardo indietro con orgoglio. Ho vissuto emozioni indelebili: le prime convocazioni, le prime gioie, le delusioni che mi hanno reso più forte. Ogni lacrima, ogni sorriso, ogni goccia di sudore versata su quel campo mi ha insegnato qualcosa. Dietro ogni allenamento c’erano sogni. Dietro ogni fatica, la voglia di meritarmi questa maglia. Indossare la maglia numero 10 non è stato solo un onore, è stata una responsabilità. Un peso silenzioso ma bellissimo, una promessa fatta a me stesso e alla squadra. Ho cercato di onorarla ogni volta che scendevo in campo, dando tutto quello che avevo dentro. La 10 sulle spalle, il cuore in mano. E dentro, solo gratitudine. Per noi sardi, la maglia del Cagliari non è solo una divisa. È un simbolo. È terra, è famiglia, è identità. Portarla significa sentire addosso il peso di un popolo intero, che lotta, che non molla, che crede. E io ho cercato di onorarla ogni giorno, con orgoglio e rispetto. Ogni compagno che ho avuto al mio fianco, ogni allenatore che mi ha guidato, ogni tifoso che mi ha sostenuto anche nei momenti più duri: vi porterò con me, ovunque andrò. È grazie a voi se oggi parto con la schiena dritta e lo sguardo fiero. A Cagliari ho lasciato una parte del mio cuore. Perché qui sono cresciuto come calciatore, ma soprattutto come ragazzo. Qui ho imparato che le vittorie più belle non si contano solo con i gol, ma con i legami che restano anche quando il fischio finale è suonato. Ora è tempo di andare, di affrontare nuove sfide, ma mai, in nessun campo del mondo, smetterò di sentirmi un po’ cagliaritano. Non dimenticherò mai da dove sono partito. Il tempo passa, le maglie cambiano, ma certe radici restano.
Grazie, Cagliari.
Per sempre grato.
– Thomas".