Cagliari-Milan, le pagelle rossoblù: Crosta sorprende, Joao Pedro super e Pisacane bomber

Cagliari-Milan, le pagelle rossoblù: Crosta sorprende, Joao Pedro super e Pisacane bomberTUTTOmercatoWEB.com
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domenica 28 maggio 2017, 17:15Primo piano
di Pietro Piga

La stagione del Cagliari termina con una vittoria. Al Sant’Elia, col 2-1 firmato da Joao Pedro e Pisacane, cade il Milan.

Queste le pagelle dei rossoblù:

Crosta, 7: all’esordio in serie A, sostituisce degnamente un para-rigori come Rafael e lo emula. Respinge il penalty di Bacca, cede su quello di Lapadula. Ma, ancor prima, mette in luce sicurezza e senso di posizione, soprattutto sul riflesso che nega l’1-0 a Bacca.

Padoin, 5,5: sulla destra, con Honda avversario principale del primo tempo, temporeggia, non rischia e nemmeno soffre. Nel secondo tempo, con Ocampos dalle sue parti, va in difficoltà: la velocità non è il suo forte e, infatti, è costretto a prendersi l’ammonizione.

Pisacane, 7: monumentale dietro, rapace davanti. Attento, ben posizionato e grintoso in mezzo alla difesa, con Bacca e Lapadula che non hanno vita facile. Sul gong, come un “9”, realizza la sua prima rete in A e quella dei 3 punti col tap-in dopo la respinta corta di Donnarumma.

Tachtsidis, 6.5: scelto come centrale difensivo in coppia con Pisacane, non delude. Anzi, stupisce. Diversi i palloni che spiovono dalle sue parti, i quali vengono allontani, di piede e di testa, senza badare troppo ai complimenti. In alcune circostanze, però, esce palla al piede e pecca di precisione.

Murru, 6: la sua gara, a causa di un colpo rimediato in seguito ad un intervento prodigioso su Bacca che andava alla conclusione, dura appena 32’. Prima, però, “soffoca” Suso e sfiora, col sinistro che sorvola di poco la porta, il gol del vantaggio.

Ionita, 6: fa tremare, dopo 5’, la traversa. La prestazione, come al solito, è un mix di cuore e polmoni, sia in fase difensiva, sia in quella offensiva. Però, al 16’ della ripresa, è in ritardo nella chiusura su Paletta e commette il fallo del primo rigore assegnato al Milan.

Deiola,6.5: corre e copre, si sbatte e tira. In un aggettivo: coraggioso. Il centrocampista, dopo qualche settimana, ritrova la maglia da titolare e l’onora nel migliore dei modi: dà una mano in difesa e, per due volte, si vede negare la gioia della prima marcatura in serie A dai guanti di Donnarumma.

Faragò, 6.5: per la prima volta, parte dal 1’ e conclude la sfida. Aggressivo, in alcune occasioni fin troppo, quando abbatte Suso e lo costringe ad abbandonare il campo. Nel finale, ha la chance per il 2-1, ma spreca calciando alto l’invito di Farias.

Joao Pedro, 7,5: è il padrone, in tutto e per tutto, della trequarti. Il gol che rompe il ghiaccio, il suo 7° in campionato, è una miscela di freddezza e precisione, con la sfera sotto le braccia di Donnarumma. Incontenibile, si danna fino al triplice fischio ed è dalla sua punizione che scaturisce il timbro di Pisacane.

Farias, 6: nel tandem offensivo con Borriello, parte dalla sinistra e si scambia, in alcune azioni, con Joao Pedro. Tanta corsa, altrettanti passaggi ai compagni e opportunità per gonfiare la rete, ma il pomeriggio non sembra quello giusto. La potenza nel tiro, oggi, è in ferie.

Borriello, 6: accende, dopo 45”, il match: il tuffo, però, è a lato di un soffio. Dopodiché, regala il passaggio a Joao Pedro che vale l’1-0 e non riesce mai più a rendersi pericoloso. Nella maggior parte dei casi in cui viene cercato è in fuorigioco.

Miangue, 5: al 32’ del primo tempo, in seguito all’infortunio di Murru, fa il suo ingresso. Sulla sinistra, sia nello spezzone del primo tempo, sia in tutto il secondo, è in apnea. Honda e Ocampos, quando passano nella sua zona, sono insidiosi.

Han, 6: il suo match comincia al 24’ della ripresa per far rifiatare Borriello, ma gli bastano una manciata di minuti per segnare, seppur in offside. Quando parte con la sfera è imprendibile, chiedere per credere a Paletta, che non riesce a raggiungerlo e viene espulso.

Biancu, SV: dal 33’ del secondo tempo al posto di Deiola, fa il esordio, a 17 anni, in serie A. In bocca al lupo per il futuro, Roberto!

Rastelli, 6.5: le scelte sono pressoché obbligate, ma stupisce anche negli ultimi 90’: infatti, Tachtsidis come difensore centrale è una novità assoluta e viene ripagato. La squadra saluta il Sant’Elia col successo, che permette di ritrovare il sorriso dopo la sestina di Reggio Emilia e di chiudere a ridosso del 10° posto.