Capozucca: “Col Napoli vogliamo fare una prestazione importante. Rastelli? Me lo tengo stretto. Mercato? Ci sto pensando”

Capozucca: “Col Napoli vogliamo fare una prestazione importante. Rastelli? Me lo tengo stretto. Mercato? Ci sto pensando”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 6 dicembre 2016, 19:51Primo piano
di Pietro Piga

A due giorni dal pareggio-beffa contro il Pescara, Stefano Capozucca, direttore sportivo del Cagliari, è stato ospite de “Il Cagliari in diretta”, trasmissione radiofonica di Radiolina.

Queste le dichiarazioni di Capozucca: “C'è un po' di rammarico per la partita col Pescara, una vittoria ci avrebbe permesso di salire a 15 punti di vantaggio sulla terzultima. Loro, nel secondo tempo, hanno spinto senza però produrre tanto, solo due occasioni. Non avrei firmato per un punto, che è lo stesso importante, perché avevamo fatto riposare diversi giocatori in Coppa Italia per vincere. Parlando con la squadra c'eravamo messi l'obiettivo dei tre punti e così, al 60-70% avremmo potuto chiudere la questione salvezza.

L'espulsione di Di Gennaro? Sì, ha inciso. Però, la seconda ammonizione e la conseguente espulsione è stata troppo affrettata. Leggendo le statistiche degli episodi arbitrali noi e la Juventus abbiamo subito più torti. La gara col Napoli? E' un rivale storico, il pubblico si aspetta una prestazione importante, visti anche i nostri risultati in casa. Sarà un impegno difficile, loro sono la squadra che gioca meglio il calcio in Italia. Tutti i ragazzi, anche chi come Bruno Alves è straniero, sanno dell'importanza di questa sfida. Sarebbe stato meglio avere la squadra al completo, ma la luce si sta vedendo.

Un centrocampista a gennaio? Attendiamo il recupero di Ionita e Joao Pedro, che secondo me è il più importante: lui può rompere gli equilibri. Entrambi saranno degli acquisti e mordono il freno per esserci. Joao Pedro oggi è tornato in gruppo, ha molta voglia di scendere in campo. Magari col Sassuolo, il 22 dicembre, potrà esserci. Ionita, invece, punta al rientro contro il Milan (8 gennaio, ndr) e mi chiama ogni giorno.

Possibile addio di Di Gennaro? La scadenza del contratto a giugno non incide su una partenza, non ha nessun significato. In serie A ci può stare, le doti tecniche non sono in dubbio e sono stufo di ripeterlo. Lui ha bisogna di sentire la fiducia del gruppo e ce l'ha anche della società, ma subisce i rumori della piazza. Non ha nessun problema con i tifosi, è ben voluto ed è tra i quattro-cinque giocatori più richiesti tra firme di autografi e vendita di maglie. Di Gennaro o Valdifiori? Mi prendo Davide.

Un sostituito all'altezza di Murru? E' vero, non abbiamo un mancino ma con l'allenatore abbiamo preferito scegliere Bittante, ci garantisce copertura a destra e a sinistra. Quest'anno, Nicola è maturato e prima di infortunarsi ha avuto un rendimento medio-alto. E non capisco le critiche nei suoi confronti. Per quanto riguarda la condizione fisica sta meglio, potrebbe rientrare contro il Sassuolo.

Il valore della rosa? Preferisco non rispondere. Il nostro obiettivo è quello di mantenere la categoria, la posizione di classifica sarà meritata. A due terzi dalla salvezza? No, solo se avessimo vinto a Pescara. Le critiche in Coppa Italia? Sono arrivate, ma qualcuno non ha capito l'importanza dell'incontro di domenica e che avevamo diversi infortunati. Non abbiamo mandato la Primavera, anzi. L'importanza della Coppa? Sarebbe bene seguire il modello della FA Cup, giocando i turni in casa delle “piccole”. Se fossimo passati, a Roma ci sarebbero stati 6-7 mila spettatori, mentre da noi si sarebbe verificato il tutto esaurito.

Il rinnovo di contratto di Rastelli? Il presidente Giulini, sempre molto attento, attenderà i risultati del campionato. E' capitato anche con me, il mio rinnovo è dipeso dalla vittoria della serie B. Ho lottato per Joao Pedro e lo stesso per Sau, che è stato il mio pallino anche ai tempi del Genoa. Non si è mai reso conto del vero valore, è al livello di Di Natale e Rossi. Nella grandi squadre, come Milan e Inter, ci starebbe benissimo.

Rinforzi? Ci sto pensando, è il mio lavoro. Il presidente è ambizioso, può portare il Cagliari tra le 6-7 squadre più forti d'Italia. Con lui discuto, siamo sulla stessa lunghezza. Il caso Mati Fernandez? Non è un argomento che mi interessa, ci teniamo stretti Tachtsidis e siamo felice di averlo in squadra. Manca un'incontrista? Padoin ha sempre fatto questo ruolo, sa fare entrambe le fasi ed è stato impiegato anche da regista da Allegri in una partita di Champions League con la Juventus. Simone ha una grande intelligenza tattica, lo stesso vale per Dessena e Barella, che hanno queste caratteristiche. Quindi, non ci mancano gli uomini in questo ruolo. Un attaccante? No, non c'è bisogno. Abbiamo fatto tanti gol, non è necessario.

Il gioco del Cagliari? Non mi occupo dell'aspetto prettamente tecnico-tattico. Magari il nostro non è bello, ma criticano anche la Juventus che è prima in classifica. Sento dire che il gioco del Pescara è spettacolare, ma hanno pochi punti. Mi tengo stretto Rastelli, che sul campo conquista i punti. I pregi? La correttezza e la lealtà. I difetti? Quando vince non è severo, ma può ancora cresce e migliorare, avrà un percorso importante.

La rinuncia a Cossu? Per noi è stato importante, però abbiamo puntato su Farias e Joao Pedro. Siamo contenti che faccia parte della nostra famiglia, visto che gioca nell'Olbia”.