Faragò: "Mi sento già a casa"; Capozucca: "Lui è un giocatore importante"

Faragò: "Mi sento già a casa"; Capozucca: "Lui è un giocatore importante"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano
giovedì 19 gennaio 2017, 18:32Primo piano
di Pietro Piga
Dal nostro inviato Pietro Piga

Paolo Pancrazio Faragò, centrocampista classe ‘93, ha vissuto appieno le sue prime ore da nuovo giocatore del Cagliari. Sbarcato in Sardegna nella serata di ieri, oggi ha effettuato le visite mediche e ha messo la firma sul contratto che lo legherà al club sardo. Indosserà la maglia numero 16.

Questa sera, al Cagliari 1920 Store del Largo Carlo Felice, l'ex Novara ha tenuto la conferenza stampa di presentazione. Insieme a lui Stefano Capozucca, che ha parlato così: "Faragò, già questa estate, era stato vicino a noi. In accordo col presidente, in tre giorni, siamo riusciti a chiudere la trattativa. Lo conosco tanto bene. È una operazione non solo perché viene effettuato un ringiovanimento della rosa, ma perché è importante. Sono convinto che farà bene. Miangue? Ci stiamo lavorando. Noi siamo una realtà importante, per questo vogliamo proporre e discutere i numeri proposti come l'Inter. Ma potrebbe farsi. 

Bisoli? C'interessa, ma il Brescia, al momento, non vuole cedere. Da qui a giugno tutto può cambiare. Cossu? Guardo al presente, poi si vedrà. Lavoro in attacco? Il mercato ha una evoluzione strana, ma qui le rivoluzioni non si fanno. È andato via Munari ed è arrivato Faragò. È andato via Bittante e ora cerchiamo un sostituito. In quindici giorni tutto può accadere. La settimana prossima possibile il rientro di Deiola".

Dopo l'intervento del direttore sportivo, ecco le prime parole rossoblu di Faragò: "È una bella emozione stare qui. Già questa estate avevo assaporato il trasferimento, mi è dispiaciuto tanto. In questi sei mesi ho lavorato, sono migliorato e sono maturato. L'interesse del Cagliari? L'ho saputo domenica, la trattativa è stata breve. 

Seppur su di me ci fosse del Sassuolo, appena ho saputo dell'interesse del Cagliari ho declinato tutte le altre offerte. Non so come funzioni la serie A, ma il salto di categoria non mi spaventa. La Roma? Non mi fa paura, e pensare che fino a qualche giorno fa stavo preparando la gara col Trapani insieme ai miei compagni del Novara.

Nel calcio bisogna essere completi, lavoro tutti i giorni per migliorare entrambe le fasi. L'anno scorso, in B, il Cagliari è stata la più forte. Quest'anno, invece, è migliorata ma l'ossatura è rimasta e questo è importante. Il gruppo è fantastico, mi sono trovato già a casa. Siamo una squadra che può migliorare tanto, abbiamo tanto potenziale fisico, tecnico e caratteriale. 

La serie A diversa dalla B? Bisogna proiettarsi in un'altra ottica, ma cambia anche la mole di lavoro. Il mio modello è Nainggolan, è fortissimo. Novara? Lì ho lasciato mia famiglia, da quando avevo 9 anni ero a Novara. L'ambiente mi ha voluto bene, ma non ho nessun rimpianto. Il ruolo di mezzala? Sono pronto, l'ho fatto per diversi anni. Cerco di adattarmi alle richieste indipendentemente dal ruolo"