Genoa, Thorsby: "Mi piace molto Barella"
Il centrocampista del Genoa Morten Thorsby ha parlato a Radio TV Serie A con RDS. Le sue parole:
Sul mercato del Genoa: "Il più interessante del campionato? Il progetto del Genoa mi ha convinto subito. Sapevo che stavano costruendo una grande squadra e stiamo dimostrando di esserlo, anche se possiamo dare ancora tanto. Il mio ritorno in Serie A? Mi era mancata l'italia, l’ultimo anno all'Union Berlin è stato difficile a causa di un lungo infortunio. La Bundesliga è un campionato molto diverso da quello italiano, c’è anche una cultura molto diversa. È stata comunque una bella esperienza, però mi mancava l’Italia e non vedevo l’ora di tornare”
Su Alberto Gilardino: “È un allenatore giovane, ha un entusiasmo che mi piace molto. È una bravissima persona, mi piace avere allenatori con stili diversi. Gilardino sa dove vuole andare, trasmette grande entusiasmo anche a noi giocatori”
Sugli obiettivi del Genoa: “Dobbiamo ancora migliorare, abbiamo potenzialità per farlo. Siamo tanti giocatori nuovi, abbiamo avuto qualche infortunio ma ora stanno tornando tutti. Adesso dobbiamo proseguire con il nostro cammino, sappiamo tutti che il livello del campionato è molto alto e le squadre hanno valori simili”
Sulle squadre e sui centrocampisti del campionato: “Ci sono tanti giocatori bravi. L’anno scorso mi ha sorpreso il Napoli, in questi anni anche l’Inter sta facendo grandi cose. Un centrocampista che mi piace molto è Nicolò Barella, è un giocatore completo. La Serie A è molto competitiva”
Sulla dieta vegana
“Sono stato vegano per un anno, volevo provare. Non ho avuto problemi fisici, mi sentivo bene. Ora ho limitato di molto il consumo di carne, l’importante è consumare alimenti di qualità: è una scelta giusta sia per chi mangia, sia per l’animale, sia per l’ambiente”
Sulla scelta del numero di maglia
“Ho scelto la maglia numero 2 perché è il simbolo dell’Accordo di Parigi stilato tra tutti i Paesi del mondo. L'obiettivo è quello di limitare ben al di sotto di 2 gradi Celsius il riscaldamento medio globale. Ora siamo ad un aumento pari a 1,5, è importante non andare troppo oltre perché causerebbe diversi problemi al nostro pianeta. Proprio per questo ho deciso di fondare “We play green”, un’associazione che mira a sensibilizzare queste tematiche nel mondo del calcio al fine di coinvolgere tutti i giocatori che hanno a cuore questi argomenti. I calciatori sono, al giorno d’oggi, i più grandi influencer al mondo: più di 5 miliardi di persone seguono questo sport e sentir parlare loro può fare una gran differenza. Come il calcio può diventare più sostenibile? Prima di parlare, dovremmo anche fare qualcosa in maniera proattiva. Poi, come dicevo, essendo il calcio uno sport molto seguito può condividere messaggi importanti alle persone. Anche perchè, al momento, l’emergenza climatica è il problema più grande che dobbiamo fronteggiare”