Pallone d’Oro, caso Dembélé: proposta social a pagamento, ma il giocatore è estraneo

Le votazioni per il Pallone d'Oro 2025 si sono ufficialmente concluse e tra una settimana conosceremo il nome del successore di Rodri, vincitore dell’edizione precedente. I favoriti sono noti: Ousmane Dembélé e il giovane Lamine Yamal, protagonisti di una stagione da incorniciare. Proprio attorno al nome di Dembélé, però, è emersa una vicenda controversa riportata da The Athletic. Il giornalista australiano Neal Gardner ha infatti rivelato di aver ricevuto un'email da un'agenzia di comunicazione che gli proponeva una campagna social a pagamento per promuovere la candidatura dell'attaccante francese. L'offerta prevedeva tre tweet a settimana per un mese, pensati per esaltare le sue prestazioni e il suo impatto in campo. Gardner ha rifiutato e pubblicato l'email sui suoi profili social, sollevando diverse reazioni.
Le indagini successive hanno chiarito che né Dembélé né il suo entourage erano a conoscenza dell'iniziativa. L’email proveniva da Bangrr International, agenzia con sede in India, fondata da Ali Husain e specializzata in marketing digitale di fascia alta. È stato lo stesso Husain a spiegare l’accaduto, parlando di un’iniziativa autonoma da parte di una stagista diciottenne.
"L’email era una richiesta spontanea di una giovane stagista appassionata di calcio e marketing digitale, interessata a capire come giornalisti e influencer strutturano collaborazioni nel settore calcistico. Non era una direttiva dell’agenzia né una campagna commissionata da terza", ha precisato. Dunque nessuna strategia orchestrata dal giocatore o dal suo entourage, ma solo un malinteso nato da un'iniziativa isolata. L'episodio, tuttavia, ha attirato l'attenzione a pochi giorni dall'assegnazione del premio più ambito del calcio mondiale. A riportarlo è Tuttomercatoweb.com.