Inter, Chivu: "Non parlo di arbitri. Nessun alibi, si cresce attraverso le prestazioni"

Inter, Chivu: "Non parlo di arbitri. Nessun alibi, si cresce attraverso le prestazioni"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 23:15Altre notizie
di Vittorio Arba

Cristian Chivu ha commentato ai microfoni di Mediaset l’eliminazione dell’Inter dalla Supercoppa Italiana, maturata dopo la sconfitta ai calci di rigore contro il Bologna in semifinale. L’allenatore nerazzurro ha analizzato la gara, soffermandosi sugli episodi decisivi e sulla prova della squadra, senza cercare alibi e ribadendo fiducia nel gruppo. Le sue parole, riportate da TMW.

Il rimpianto maggiore?
"I calci di rigore sono una lotteria, a me basta il coraggio di alzare il braccio per andare a batterlo. Non si può allenare, è difficile esercitarsi. Mi prendo la personalità di questi campioni che oggi hanno fatto una grande gara, soprattutto nel secondo tempo. Hanno messo qualità e intensità".

Sull’arbitraggio
"Non parlo di arbitri e le loro decisioni, hanno il Var e la possibilità di rivedere le cose. Io parlo della prestazione e di come crescere, un allenatore deve fare questo. Si va avanti a testa alta, si può sbagliare come noi sbagliare. Non ho niente da recriminare a qualcuno, si va avanti".

Qual è stata la più grande difficoltà?
"La loro pressione, abbiamo faticato a uscire e abbiamo attaccato poco la profondità. Nel secondo tempo li abbiamo messi in difficoltà, purtroppo se non fai gol si arriva ai rigori. Il calcio è così".

Lautaro?
"Le ha giocate tutte negli ultimi 20 giorni, a gennaio siamo pieni di impegni, partite fondamentali in cui servono energie e in cui devi essere al 100%. Non possiamo perderci nessuno, come Akanji e Calha. Il gruppo ha sempre dimostrato che è all'altezza di tutte le competizioni a cui ha partecipato".

Martinez?
"Ne ho 25 che meritano tutti di giocare, sono grandi campioni. Tutti devono avere le possibilità di essere protagonisti e sostenere la causa perchè la squadra ha grandi ambizioni e c'è bisogno di tutti".