Quindici volte Sau!

Potremmo anche dire che l'intervista fatta con Tuttocagliari in settimana gli abbia portato fortuna, ma sarebbe un immotivato vanto. Forse avrebbe un senso prenderci il merito se questi fossero i suoi primi gol in stagione. Ma dal momento che le segnature, dopo questo pomeriggio, sono diventate quindici, dal momento che è il primo marcatore della squadra e dal momento che con autorità si è ripreso lo scettro di capocannoniere appartenutogli per tutto il girone d'andata, dobbiamo semplicemente prendere atto che Marco Sau è un giocatore di spessore, un attaccante imprevedibile ma concreto, un talento che sta dimostrando di meritare ben altri palcoscenici. E non ha bisogno di particolari talismani.
Il pareggio ottenuto oggi dal Foggia - che in fase difensiva ha fatto un deciso passo indietro rispetto alle ultime due uscite - contro il Gela porta esclusivamente la firma del bomber sardo. Suo il gol in apertura di match, suo il gol nel finale che ristabilisce la parità dopo che i siciliani erano stati capaci di ribaltare la situazione. E la maxi rissa del finale non riesce a oscurare la sua maiuscola prestazione. La doppietta odierna permette ai pugliesi di non rovinare inopinatamente quanto di buono fatto contro Juve Stabia e Viareggio e di tenere l'obiettivo play-off nel mirino, mentre il 2-2 finale conduce il Foggia a totalizzare la bellezza di 101 gol tra fatti e subiti. Un record insolito, se di record si può parlare. Un dettaglio molto zemaniano, insomma.
È nata una stella in Puglia? Di certo c'è che il Cagliari potrebbe veramente trovarsi in rosa, nella prossima stagione, un elemento di assoluto valore senza dover sborsare l'ombra di un quattrino. Insomma, uno di quegli affari che piacciono tanto a Massimo Cellino. Solo il tempo potrà chiarirci dove possa arrivare il ragazzo di Tonara e se questa sua sarà una stagione isolata o se invece sarà la prima di una carriera importante. Lui intanto segna, segna, segna e chiama. In Sardegna che si fa? Si risponde?