Sarri lancia l’allarme: “O cambiano gli arbitri o serve il tempo effettivo”

Sarri lancia l’allarme: “O cambiano gli arbitri o serve il tempo effettivo”TUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 10 ottobre 2025, 16:45Altre notizie
di Martina Musu

Durante la settimana della sosta, Maurizio Sarri è tornato a parlare. Il tecnico biancoceleste, assente nella conferenza stampa post-Torino a causa di un lieve malessere, si è oggi espresso ai microfoni della radio ufficiale. Ecco le sue dichiarazioni.

È un momento in cui serve essere razionali e analizzare quello che ci è successo. 

La gara col Torino? Non voglio essere nè pessimista nè ottimista, sono realista. Partita che potevamo vincere, poi potevamo perderla, il lato positivo è il carattere. Siamo andati a lottare su una palla morta in una situazione difficile. Non possiamo avere alibi ma quando ti mancano 7-8 giocatori sei in una situazione complicata. Tutte si sono rinforzate e noi non abbiamo potuto farlo. Una serie di problematiche enormi, ma abbiamo chiesto ai ragazzi di non farne mai un’alibi e non l’hanno mai fatto. Bisogna riconoscere a questi ragazzi la capacità di lottare. Dobbiamo fare un applauso a Basic, non giocava da due anni e ha fatto due gare di buon livello. La nostra prestazione migliore è stata con la Roma, abbiamo perso una partita che ci ha lasciato un rammarico feroce. Io mi sento in dovere di difendere questi ragazzi, in un momento difficile hanno lottato senza cercare scuse, andando dentro a cercare il risultato. 

Classifica? Il nostro compito è riassestarla con prestazioni di un certo tipo. Dovranno avere tutti coscienza che c’è bisogno di pazienza, non devo averla solo io. Sapevamo che sarebbe stata una stagione difficile, è salito il livello medio di squadre di media classifica.

Il mio stato d’animo? La situazione è diversa, quando sono andato via c’era una possibilità unica di fare un salto di qualità, la delusione c’era perché non ci sarebbe stato quel salto. Quest’anno conosco le premesse, so che sarebbe stata una stagione complicata. Stiamo cambiando le caratteristiche in relazione a quelle dei giocatori. Io prediligo giocatori di palleggio, ma questa è una squadra che deve andare in profondità e correre. Serve equilibrio. Serve trovare soluzioni varie, con i giocatori che abbiamo a disposizione avremo spesso necessità di cambiare modulo.

Infermeria? Lazzari dovrebbe tornare a disposizione, Marusic ha controlli oggi, Pellegrini ha avuto un trauma al ginocchio, Rovella è un discorso più lungo, Vecino è un’enigma, Dele-Bashiru starà fuori. Isaksen è clinicamente recuperato ma vediamo come starà, anche Zaccagni è da valutare. 

Cancellieri? È cresciuto, l’ho trovato molto più maturo, più convinto dei propri mezzi. Il suo meglio lo dà nell’accelerazione e nell’aggressione degli spazi, cerchiamo un modo di giocare che lo porti ad esaltare le cose in cui è bravo. Può essere una soluzione nel lancio lungo, può migliorare nel gioco aereo. Ha potenzialità, speriamo che le evoluzioni siano positive. Non dà segnali di presunzione e credo sia fondamentale.

Impulsività? Abbiamo una rosa con giocatori istintivi. Ho visto poche volte dei giocatori vincere le partite da soli.

Noslin? Ha la gamba da esterno ma non è un vero e proprio esterno. Può essere un trequarti ma non ci vedo la qualità tecnica, non è nemmeno una punta. In certe situazioni può darci una mano, ma è di difficile collocazione tattica.

Difesa? Non mi è piaciuta la gara col Torino, abbiamo giocato con un 4-2-4, con tutti i benefici e i lati negativi.

Ambiente? Sono un animale da strada, non so che scrivono e che commenti fanno. Non ho nemmeno Whatsapp, non mi salta in mente sapere dei commenti. I tifosi che incontro stanno capendo le difficoltà che stiamo avendo. 

Atalanta? La differenza tra Gasperini e Juric è nei dettagli, è una grande squadra

Tempo effettivo? Si sta instaurando un modo di giocare molto fisico e certi contatti non sono fischiati o senza sanzioni. Nel derby sono stati fatti 5 falli da uno stesso giocatore in 5 minuti, al terzo lo avrei ammonito. Si sta giocando poco nel tempo effettivo, qualcosa bisogna fare.

Nazionale? Con tutti i problemi che sto affrontando in questo momento, della Nazionale non me ne può fregar di meno. Spesso mi chiedo cosa facciamo per far arrivare pronti i nostri giocatori? Giochiamo campionati primavera su campi indecenti e con 150 spettatori, se la settimana successiva deve esordire all’Olimpico il ragazzo ne può accusare. Sono contrario alle squadre B, si va contro il campanilismo del nostro calcio. 

Stagione? Prima di tutto ritroviamo tutti i giocatori che abbiamo fuori, poi vediamo a che punto siamo. Abbiamo avuto una difficoltà dietro all’altra. Che la nostra strada sarebbe stata lunga lo sapevamo, ci vorrà una pazienza che inaspettatamente mi sembra di aver trovato. Non devo trovarla solo io però, dobbiamo farlo tutti».