Sportitalia - Pedullà: "Troppi dirigenti hanno fallito"

Nel suo editoriale per Sportitalia.com, Alfredo Pedullà ha parlato del futuro di Mile Maignan e del flop di troppi direttori sportivi. Le sue parole: "
"Gigio Donnarumma è stato fin qui il grande protagonista del Paris Saint-Germain, chi la pensa diversamente vive su Marte e ancora non se n’è accorto. Soltanto in Italia lo avevano bollato come un due di briscola, per fortuna non tutti ma quelli che ragionano in base al tifo. Ai tempi del Milan il suo addio era stato visto come un momento di ordinaria amministrazione, invece è stato un trauma enorme. Anche perché se perdi a zero un portiere del 1999 cresciuto con te, nessun avvocato potrebbe difenderti con la certezza di farla franca. Adesso Donnarumma è come Maignan, non si capisce per quale motivo all’interno della stessa scadenza (30 giugno 2026) si stia prendendo tempo piuttosto che procedere. La situazione di Gigio va sintetizzata così: rispetto al suo attuale ingaggio in doppia cifra, la proposta è più bassa, si parte da 5-6 milioni più bonus semplici che gli possono permettere di avvicinarsi a 10 milioni. L’impressione è che non ci sia la giusta considerazione PSG rispetto a quanto fatto da Gigio, quando
senza la sua presenza difficilmente sarebbe stato raggiunto l’approdo in semifinale. Donnarumma ha sempre dichiarato che avrebbe dato la priorità a Parigi, ma di sicuro non aspetterà per tutta la vita, anche
perché i movimenti di altri club ci sono da tempo e in qualche caso assomigliano a un pressing. In Italia si sono mossi in due, anche
negli ultimissimi giorni: Inter e Juventus, con tempistiche diverse che vanno sintetizzate. L’Inter ragiona soprattutto in funzione scadenza di contratto, quindi tra poco più di un anno, e ha messo sul tavolo una cifra, bonus compresi, vicinissima ai 10 milioni a stagione. La Juventus, che si era mossa anche prima di prendere Di Gregorio, ha offerto 7 milioni e ha un rapporto privilegiato con il PSG che continua e tenere le carte in mano non si capisce con quale tipo di strategia.
La pista Premier per Gigio porta direttamente a Manchester sponda City, da quelle parti c’è Pep che è un estimatore vero di Gigio, non sarebbe un problema accontentare Donnarumma e i francesi, ma molte cose sono collegate al destino di Ederson corteggiato da club arabi. Va detto che anche il Bayern ha sondato per programmare un futuro luminoso, non si capisce cosa debba fare di più un portiere per avere la blindatura che merita. Nella stessa situazione è Maignan che sta ancora aspettando una svolta che dovrebbe appartenere alla normalità delle cose. Se pensi di perdere uno come Mike per trovarne uno anche più bravo, non ti hanno ancora fatto i disegnini per spiegarti come vanno le cose del calcio.
Tanti, troppi, dirigenti hanno fallito all’interno di una stagione che deve ancora dare tutte le sentenze. Quanto fatto da Adriano Galliani nel corso della sua carriera potrebbe essere messo in discussione soltanto da chi si occupa di giardinaggio (con tutto il rispetto). Ma non ci sono dubbi che dall’estate all’inverno abbia sbagliato talmente tanto che neanche se lo avesse fatto apposta avrebbe potuto fare peggio. Chiunque può bucare una stagione, ma che sia capitato a Galliani inciampare su un gradino e fare tutte le scale stupisce non poco. Il direttore sportivo/direttore generale oggi è un’improvvisazione, soprattutto in B o in C, e uno spreco assurdo di denaro. Accardi alla Samp e Gardini al Palermo sono due esempi
lampanti, ma avrei una lista molto più corposa che andrebbe proposta alla fine della stagione. Complimenti a chi è tornato in B, finalmente anche il Padova dopo tanti investimenti. E sarebbe giusto non dimenticare chi ha partecipato alla costruzione di un bellissimo “palazzo” per poi essere costretto a defilarsi: il riferimento è a Giorgio Perinetti che aveva lavorato non poco per assicurarsi un gruppo di calciatori vincenti. Siccome dalle nostre parti la
specialità della casa è salire sul carro dei vincitori, bisognerebbe avere la decenza di dare merito a chi sul carro c’era già".