Cagliari-Napoli, quando Maradona deliziò il pubblico e contribuì a...salvare il Cagliari.
Quella tra Cagliari e Napoli non è mai stata e non sarà mai una partita come le altre. A prescindere dalla fortissima rivalità tra le tifoserie, in campo i giocatori hanno sem1pre messo in campo grinta, determinazione e persino la giusta e dovuta rudezza. Ma è stata anche teatro di avvenimenti importanti come quello del 27 maggio 1987: erano tempi durissimi per la squadra rossoblù, inguaiata nell'ultimo posto in classifica della Serie B, società messa in mora per diversi stipendi non elargiti, e lo spauracchio del fallimento dietro l' angolo. Eppure la squadra di Gustavo "Rambo" Giagnoni raggiunse la semifinale di Coppa Italia, dopo aver eliminato, tra le altre, il Torino e, soprattutto, la Juventus. In quel grandissimo Napoli che si apprestava a vincere il titolo l'idolo era ovviamente Diego Armando Maradona. Il privilegio di vedere dal vivo il dio del pallone fece da catalizzatore per le 50000 persone che acquistarono il biglietto.
Certo, si voleva sostenere il Cagliari, ma anche ammirare il massimo esteta del pallone non era cosa da poco. La gara fu combattutissima e venne risolta proprio dal Pibe de Oro con un sinistro chirurgico ad una manciata di minuti dalla fine. "Un'esecuzione che riesce a pochi", sarà la dichiarazione del giornalista Giorgio Porrà. Al termine della gara lo stesso campione argentino ebbe a dire: "Questo è un pubblico fantastico, da Serie A. Non merita di scendere in C". A sorridere furono anche le casse rossoblù che videro entrare ben 550 milioni, importanti per saldare degli emolumenti e sbloccare la messa in mora della società stessa.