Cagliari, prima amichevole e primi bilanci: grinta giovanile e qualcosa da rivedere in difesa

E la prima è andata. Giunti al settimo giorno di ritiro a Ponte Di Legno-Temù, il Cagliari oggi ha affrontato l'Ospitaletto in quella che è stata la sua prima partita di questa nuova stagione. Il match si è concluso con il risultato di 3-1 grazie alle reti realizzate da Zito Luvumbo, su uno strepitoso assist di tacco da parte di Zortea, Deiola e Piccoli.
Una gara che se sulla carta appariva dall'esito scontato, ha invece messo in mostra un Ospitaletto, fresco di promozione, piuttosto coriaceo e non semplicissimo da trafiggere. Anzi, si può tranquillamente dire che alcuni movimenti abbiano anche messo in difficoltà il Cagliari che in qualche occasione ha dovuto ringraziare qualche errorino degli attaccanti avversari.
Nel complesso però è stata una buona gara e ricca di spunti interessanti. Il primo non può che essere quello del modulo. "I moduli oggi sono superati" ha affermato il tecnico Pisacane nella conferenza stampa post gara, e in effetti di questo ne ha pienamente dato dimostrazione in campo. Partito con una difesa a 3 di un 3-5-2, è poi passato a 4 nel secondo tempo costruendo un 4-3-3 che all'occorrenza poteva trasformarsi in 4-2-3-1: "Volevamo attirare la pressione e smarcare Marin dietro le linee. Felici si abbassava per formare un quadrato con Cavuoti, Rog e Marin: non era un sistema fisso, ma una soluzione per superare le prime linee avversarie".
Il secondo spunto è stato invece quello della grinta. La squadra è rimasta sul pezzo per tutta la durata dell'incontro, nonostante il diluvio che ha fortemente condizionato il primo tempo: "La squadra, anche sotto il diluvio, ha cercato di non sentire la pioggia e di andare forte, dimostrando un atteggiamento che mi rispecchia" ha affermato poi Pisacane. Ma se dovessimo dare dei volti a questo tipo di atteggiamento, le menzioni da fare non possono che essere in primo luogo 2, ovvero Idrissi e Vinciguerra. Sempre reattivi e scattanti nei rispettivi settori di competenza, hanno creato notevoli pericoli agli avversari anche solo con il loro pressing offensivo.
Ottime prestazioni poi anche da parte di Luvumbo e di Piccoli, con quest'ultimo che ha addirittura stupito lo stesso tecnico: "Nel primo tempo abbiamo preferito avere una struttura a rombo, con un trequartista che si inseriva tra le linee, e mi ha colpito Piccoli per la voglia di fare da raccordo. Questo certifica che la squadra vuole fare un certo tipo di gioco" ha affermato ancora Pisacane.
Impossibile però assimilare tutto in poco tempo e a soffrirne di più è stata sicuramente la difesa. Qualche disattenzione di troppo ha rischiato di aprire ampie possibilità agli avversari di trovare la via della rete, fattore però che sono riusciti a sfruttare solamente in un'occasione.