Cagliari, siamo sicuri che la difesa a tre sia adatta a questa rosa? Nicola e quel Crotone del 2017…
Per larga parte della sua carriera da allenatore, Davide Nicola ha fatto della difesa a tre il suo marchio di fabbrica, con le varie squadre da lui allenate schierate in particolare con il 3-5-2, e in alcuni casi con varianti come 3-4-1-2 o 3-4-2-1. Difesa a tre riproposta anche a Cagliari, dove, nelle prime due giornate, questo assetto pareva poter dare i suoi frutti, in particolare in occasione dello 0-0 casalingo contro la Roma. Tuttavia, nelle ultime giornate, complice un assetto che in generale sembra non funzionare (una sola rete realizzata da Piccoli contro il Como e otto subite), la domanda è lecita: siamo sicuri che la difesa a tre sia adatta a questa rosa? Fermo restando che il centrocampo pecca di qualità rispetto ad altre annate, è l’assetto difensivo che sembra non convincere, sia a livello di scelte che di resa, in queste prime cinque giornate. Sulla carta, il trio difensivo titolare dovrebbe essere quello formato da Luperto a sinistra, Mina al centro e Palomino a destra (nonostante prediliga una posizione centrale), con Wieteska (sparito dai radar dopo la mancata cessione) ricambio naturale di Mina e Obert ricambio naturale di Luperto. Tuttavia, a causa dell’assenza di un vero difensore che possa agire sulla destra e, in questo caso, di un ricambio, oltre probabilmente alla non eccelsa velocità dei tre difensori che dovrebbero agire da titolari, fin dal ritiro estivo stiamo vedendo Zappa adattato a “braccetto” destro. Mossa che aveva fatto storcere il naso a molti, viste le lacune in fase difensiva da parte del giocatore, palesate anche quando si trattava di agire da quinto di centrocampo o da terzino nella difesa a quattro.
Storicamente, si dice che Nicola sia poco propenso ad adottare uno schieramento differente della linea difensiva, e lo si è visto anche in questo primo scorcio di stagione alla guida del Cagliari, dove il tecnico ha sempre mantenuto un assetto a tre difensori. In realtà, Nicola, in passato, ha già adottato (con grandi risultati) uno schieramento difensivo a quattro: ricordate la salvezza del Crotone nella stagione 2016-17? L’attuale tecnico rossoblù, all’epoca, utilizzava spesso e volentieri un 4-4-2 con i vari Sampirisi, Ceccherini, Ferrari e Martella a completare la linea difensiva in quello storico Crotone-Lazio 3-1 del 28 maggio 2017, che regalò una storica salvezza ai “pitagorici”. Schieramento a quattro utilizzato (a gara in corso) in qualche occasione anche a Salerno dal tecnico, in quello che fu il suo secondo “miracolo” sportivo. Dunque, perché non provarci anche in terra sarda, dove, storicamente, il 4-3-1-2 ha prodotto i frutti maggiori in termini di risultati e, viste le caratteristiche di diversi giocatori dell’attuale rosa isolana, potrebbe rappresentare una valida alternativa all’attuale assetto tattico. Visti i recenti risultati e vista la proverbiale “scossa” che dovrà arrivare nei prossimi giorni, anche questa potrebbe essere una soluzione da non scartare a priori. Ai posteri, e al mister Nicola, che va lasciato lavorare in serenità, e soprattutto ai risultati, l’ardua sentenza.