Da abulica mezzala a bomber implacabile apprezzato da tutti: quando un "cambio ruolo" ti svolta la carriera

Da abulica mezzala a bomber implacabile apprezzato da tutti: quando un "cambio ruolo" ti svolta la carrieraTUTTOmercatoWEB.com
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martedì 23 novembre 2021, 20:30Approfondimenti
di Vittorio Arba

Sono passati sette lunghi anni da quando, João Pedro Geraldino dos Santos Galvão per tutti João Pedro, "trotterellava" in mezzo al campo in cerca di una collocazione congeniale alle sue caratteristiche. Stagione 2014-2015: prima stagione dell'era Giulini culminata con una retrocessione che ancora fa male rievocare ai tifosi rossoblu. In quel Cagliari, prima con Zeman, poi con Zola, poi nuovamente con Zeman e poi con Festa, Joao Pedro agiva nel ruolo di mezzala. Ruolo nel quale, probabilmente, ha disputato le peggiori gare durante tutto l'arco della sua storia in Sardegna, diventando uno dei bersagli preferiti del pubblico, inferocito per quella retrocessione. Fu così, che nel campionato cadetto, Massimo Rastelli decise di avanzare la posizione di quel brasiliano che fino ad allora, di brasiliano aveva mostrato ben poco: l'originario di Ipatinga venne spostato sulla trequarti ed i frutti cominciarono ad arrivare, con 13 reti e 7 assist che contribuirono a riportare immediatamente il Cagliari nella massima serie. Joao Pedro cominciò ad essere decisivo, seppur con qualche passaggio a vuoto, conquistandosi sempre più consensi tra il pubblico.

Tuttavia, la vera svolta giunse nella stagione 2019-2020, con Rolando Maran in panchina: Joao Pedro in avanti al fianco di Simeone. In realtà, in qualche occasione il brasiliano aveva già ricoperto il ruolo di seconda punta, ma Maran ebbe l'intuizione di lasciar libero da troppi dettami tattici. Fu così che Joao Pedro si trasformò in JP10, gonfiando la rete in ben 19 occasioni nel campionato 2019-2020 e certificando che il ruolo di attaccante è il ruolo che più gli compete e che esalta il suo istinto sotto porta. Nelle stagioni successive, infatti, Joao Pedro ha continuato a superare i portieri avversari: altre 18 reti nella passata stagione più le 8 realizzate finora nelle prime tredici giornate di campionato, divenendo prima l'idolo dei fantallenatori e poi quello del ct dell'Italia Mancini, che sfruttando l'assist fornitogli da Capozucca e dallo stesso Joao Pedro, potrebbe seriamente convocarlo in azzurro. Non sappiamo ancora se Joao Pedro verrà convocato o meno nonostante le sensazioni positive, ma una cosa è certa: quel cambio ruolo è riuscito a cambiare totalmente una carriera che ha rischiato seriamente di scivolare nell'anonimato più profondo.