Diritti e Doveri, neanche un colpo di "Kung Fu" vale un rigore. Caro Pres, ci faccia un pensierino...

Ancora polemiche arbitrali in Serie A, con dirigenti e allenatori che sbroccano in quasi tutti i campi. Difficile biasimarli, alla luce dei tantissimi errori ed orrori che si susseguono con impressionante regolarità tutte le settimane. Ieri abbiamo visto addirittura un giocatore, lanciato a rete, letteralmente steso con un colpo di Kung Fu dal portiere. Ed un incensatissimo arbitro, pluripremiato, che ha il coraggio di non assegnare un rigore incredibilmente e clamorosamente solare. Una topica reiterata, visto che neppure dopo aver rivisto le immagini al monitor è stato in grado di prendere l'unica decisione possibile.

La sensazione è che qualche fischietto, afflitto da un eccesso di protagonismo, tema le conseguenze mediatiche di certe decisioni e le bordate di movioloni non proprio  - diciamo così - disinteressati, che ci spiegano che l'arbitro "vede meglio" il contatto tra il portiere e il terzino e che il portiere "colpisce la palla in area". E il terzino poi che fine ha fatto? Per loro, poco importa che quel ragazzino con la maglia rossoblù sia stato abbattuto e abbia rischiato di finire alle Molinette. 

Consigli per gli acquisti, ma non parliamo di calciomercato. Exor, holding della famiglia Agnelli-Elkann - sta vendendo La Repubblica e La Stampa:  perchè il presidente di uno storico e scudettato club della Sardegna non ci fa un pensierino? Lui che non ha la fortuna di avere una grande testata nazionale alle spalle capace di dedicare quotidianamente paginate alla sua squadra, nonostante non sia una big e navighi da 20 anni nell'anonimato del centro classifica.