Palermo-Cagliari, l'analisi della partita

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lunedì 19 dicembre 2022, 13:30Approfondimenti
di Luca Di Leonardo
Ancora una sconfitta per i rossoblù

Sesta sconfitta stagionale per il Cagliari, che perde 2-1 al Barbera di Palermo. Appena 2 vittorie nelle ultime 13 partite con ben 5 sconfitte. Numeri che portano gli uomini di Liverani al quattordicesimo posto in classifica.

Mister Liverani conferma il modulo 4312Radunovic in porta, Zappa a destra, Altare e Capradossi centrali con Obert a sinistra. A centrocampo Makoumbou play, Nandez e Kourfalidis mezzali con Falco trequartista, Lapadula e Pavoletti confermati in attacco.

Il Cagliari ha un ottimo approccio alla gara: al 2'  Pavoletti manda fuori da buona posizione su perfetto assist di Falco. Opportunità clamorosa per Pavoletti al 8' ma non riesce ad impattare bene la palla di testa da ottima posizione su assist di Makoumbou. Al 18' Nandez manda fuori su perfetto passaggio di Kourfalidis. Ancora Cagliari al 21' con Pavoletti che su assist di Kourfalidis manda ancora alto da buona posizione. Cagliari padrone del campo nel primi 30 minuti ma senza aver mai centrato la porta. Il primo campanello d'allarme arriva al 32' su calcio d'angolo battuto da Valente con Segre che colpisce di testa completamente smarcato ma Radunovic para senza problemi. Al 34' su un cross innocuo da parte di Sala, Radunovic si fa scappare la palla che finisce in angolo. Corner battuto dal solito Valente che sul primo palo trova  Di Mariano che serve Stulac prontamente contrastato da Nandez: rigore (dubbio) fischiato dall'arbitro Maresca al Palermo. Dal dischetto si presenta Brunori (ex obiettivo, ndr) che realizza il nono centro stagionale e raggiunge Cheddira al primo posto della classifica cannonieri. Vantaggio immeritato del Palermo ma Cagliari che ancora una volta, l'ennesima, quando subisce gol sparisce dal campo, possesso palla sterile, orizzontale e senza idee che non produce alcuna azione offensiva. Il Palermo si chiude bene e non permette alcuna azione per vie centrali. L'episodio del calcio di rigore ha acceso il Palermo e spento il Cagliari. Poco prima della fine del primo tempo altra occasione per il Palermo con Sala che manda alto su assist di Gomes.

Il secondo tempo inizia con il Palermo avanti, deciso a "chiudere" la gara. Valente al 50' mette di poco fuori ma il raddoppio arriva poco dopo. Al 53' calcio d'angolo battuto da Stulac e colpo di testa vincente di Segre che anticipa nettamente Obert. Ancora un gol subito da calcio piazzato, ennesimo errore in marcatura. Cambia la partita ma gli errori, ahimè, sono sempre gli stessi diventati ormai cronici. Il Palermo continua ad attaccare ed il Cagliari non riesce ad uscire dalla propria area. Liverani corre ai ripari ed effettua i primi cambi al 61': fuori Falco dentro Luvumbo, fuori Capradossi e dentro Dossena, fuori Zappa e dentro Viola. Nandez arretrato come terzino, Makoumbou mezzala destra e Viola come play: passaggio al 433 per cercare una rimonta "clamorosa". I cambi non danno l'effetto desiderato, come lo stesso allenatore ha confermato in sala stampa al termine della gara.  Corini fa i primi cambi al 70' con Saric al posto di Stulac e Broh al posto dell'ottimo Segre. Al 75' Liverani inserisce Pereiro al posto di Kourfalidis e Carboni al posto di Altare in un 424 per cercare di migliorare la fase offensiva, inesistente nel secondo tempo. Dentro tutti alla ricerca del pareggio ma lo scenario che si presenta è tanta confusione, mentre il Palermo è più organizzato, più concentrato e con un gioco fluido. Occasione ghiotta al minuto 86 per i rosanero con Di Mariano che batte a colpo sicuro su preciso assist (ennesimo) di Valente ma Radunovic para. Il Cagliari trova la rete in pieno recupero con il quarto gol in 4 partite per Leonardo Pavoletti e Carboni all'ultimo minuto si vede parare il tiro a botta sicura da Pigliacelli e la gara si chiude con la vittoria (meritata) dei rosanero.
Lunedì 26 arriva il Cosenza alla Unipol Domus, penultimo in classifica e che non vince dal 12 Novembre. Il Cagliari, mai continuo in questa stagione è chiamato all'ultimo appello per cercare la vittoria e allontanarsi dalla zona playout (distante 3 lunghezze) e cercare l'assalto alla zona playoff (distante 4 punti). Gli alibi sono finiti, è necessario e doveroso un cambio di rotta per rispetto, in primis, dei tifosi rossoblù sempre al fianco della squadra.