Orlando: "Fiorentina, quando sono entrati Piccoli e Dzeko, Kean si è spento"

L'ex centrocampista della Fiorentina Massimo Orlando è intervenuto ai microfoni di Radio Firenze Viola e ha fatto il punto della situazione sulla squadra allenata da Pioli. In particolare, si è a lungo soffermato sull'attacco e sul partner di Kean, che lui ha visto come un giocatore che predilige essere l'unico punto di riferimento in avanti, considerato che con l'ingresso di Piccoli e Dzeko si è sempre spento. Queste le sue parole:
C'è un problema realizzativo? "Si. Dobbiamo prendere consapevolezza della situazione in cui siamo per poterne uscire. Invece di dire che l'Europa non è lontana dobbiamo pensare a uscire dalla posizione in cui siamo. Come disse Pizarro: 'bisogna togliersi lo smoking e mettersi la tuta da operaio'".
Kean deve giocare da solo? "E' evidente, quando sono entrati Dzeko e Piccoli si è spento. Giocare accanto a Kean è difficile perché ignora il partner d'attacco, perché una volta preso palla, abbassa la testa e cerca solo il gol. In più Kean quando è solo là davanti è il più ricercato dai compagni e lui quando viene cercato è bravo a proteggere palla".
E' stato un azzardo provare a cambiare l'attacco? "Si, io dopo l'intervallo non avrei cambiato l'attacco. Avrei modificato più il centrocampo e non avrei messo Piccoli, in modo tale che Kean si ritrovasse da solo davanti e avrei messo Piccoli solo negli ultimi 20 minuti, insieme a un giocatore di qualità, come può essere Fagioli".