Udinese, Runjaic: "Le critiche fanno parte del calcio. Con il Cagliari purtroppo non siamo riusciti a vincere"

Kosta Runjaic, tecnico dell'Udinese, è tornato sulla gara pareggiata con il Cagliari nell'ultimo turno di campionato nel corso della conferenza stampa di presentazione del match contro la Cremonese di Davide Nicola. Di seguito alcuni passaggi ripresi da TuttoUdinese:
Avete puntato molto sull'intensità: cambierà anche il ritmo del gioco?
"Possiamo sempre migliorare il nostro gioco, sia dal punto di vista tattico che tecnico. Vogliamo alzare il ritmo, essere più aggressivi rimanendo compatti. Questo lascia degli spazi all'avversario, vogliamo cercare di attaccare per il maggior numero di minuti possibili ma questo dipende anche dalla struttura e dal contributo dei ragazzi. Dobbiamo far correre più veloce il pallone ma dipende anche dagli avversari, la Cremonese giocherà simile al Cagliari. Stiamo lavorando su questo e dobbiamo accelerare in determinate fasi della partita. Bisogna sempre considerare l'avversario e quando si ha meno possesso palla la situazione cambia perché puntiamo sui contropiedi. Bisogna muoversi in maniera intelligente trovando lo spazio per inserirsi. È una questione di equilibrio e di tempo. Possiamo migliorare su questo. Si dice che servono le prime dieci giornate di campionato per vedere il ritmo della squadra. Non sono preoccupato perché vedo ogni giorno la voglia di applicarsi. Bisogna considerare il fatto che ci sono anche nuovi arrivati che stanno trovando spazio. Bertola e Goglichidze sono nuovi acquisti, come Zanoli e noi giochiamo in maniera differenza rispetto alle loro squadre precedenti".
Come ha preso i fischi al termine della gara con il Cagliari?
"Le critiche fanno parte del calcio, non esiste calcio senza critiche e titoli di giornali negativi. Fa parte di questo sport e della vita quotidiana. Sono molto autocritico e a livello di staff tecnico analizziamo ogni errore. Vogliamo vedere la partita in maniera obiettiva, la riguardiamo 5/6 volte dopo e calcoliamo diversi fattori come i chilometri percorsi. Bisogna convivere con le critiche ma siamo tranquilli. Non ci facciamo influenzare. Lavoriamo con questa mentalità e possiamo sfruttare questi impulsi come segnali dell'emotività dell'ambiente. Dobbiamo sfruttarle a nostro vantaggio. Sono andato a vedere quante gare l'Udinese ha vinto in casa negli ultimi dieci anni e sono pochissime. Prima del mio arrivo ne avevano vinta 1 su 19, l'anno scorso ne abbiamo vinte 7 su 19 e negli ultimi dieci anni solo due volte avevano fatto meglio. Vogliamo rendere il nostro stadio un fortino, bisogna lavorare in maniera intensa. Bisogna accettare ed essere coscienti di questa situazione. Se si è tifosi dell'Udinese bisogna anche 'soffrire' sapendo che per noi è importantissimo che loro ci diano la giusta energia. Purtroppo con il Cagliari non siamo riusciti a vincere, dobbiamo lavorare per colmare questo gap".