Cagliari, ti ricordi di Caio Rangel? Dall'esperienza rossoblù con Zeman alla Serie C brasiliana

Facciamo un tuffo nel passato, tra quei tanti nomi che hanno lasciato un segno effimero — spesso negativo — nella storia recente del Cagliari: oggi parliamo di Caio Rangel, attaccante brasiliano classe 1996. Esterno offensivo cresciuto nel vivaio del Flamengo, Rangel viene notato dal Cagliari nell’estate del 2014, quella che segna l’inizio dell’era Giulini e l’approdo di Zdenek Zeman sulla panchina rossoblù. Il suo esordio in Serie A arriva a ottobre dello stesso anno, a 18 anni, nella sfida contro la Sampdoria: entra a gara in corso al posto di Albin Ekdal. Complessivamente colleziona sei presenze in campionato e due in Coppa Italia, tutte senza lasciare traccia. Al termine della stagione, conclusasi con la retrocessione in Serie B, il club decide di cederlo in prestito biennale all’Arouca, in Portogallo. Anche lì, però, l’esperienza si rivela deludente, e Rangel fa ritorno in patria.
Nel 2020 prova a rilanciarsi all’estero: viene annunciato come “grande colpo” dall’FC Zire, club del campionato azero. Ma il copione non cambia. Dopo appena tre apparizioni, rescinde il contratto e rientra in Brasile, firmando con il Santo André. Negli anni successivi continua a girovagare tra club minori: Brasil de Pelotas, Chapecoense, Goianésia, Ferroviário e infine Hercílio Luz, squadra di Serie C brasiliana dove attualmente milita. Una carriera che, partita con aspettative importanti, si è trasformata in un continuo rincorrere occasioni mai realmente sfruttate.