Cagliari, ti ricordi di Luis Romero? Bomber in patria, flop in terra sarda

Cagliari, ti ricordi di Luis Romero? Bomber in patria, flop in terra sardaTUTTOmercatoWEB.com
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domenica 1 giugno 2025, 22:00Che fine hanno fatto?
di Vittorio Arba

Facciamo un salto indietro nel tempo, tra i tanti “bidoni” e le innumerevoli “meteore” che hanno attraversato la Sardegna calcistica e la maglia del Cagliari. Oggi rispolveriamo la storia di Luis Alberto Romero, attaccante uruguaiano classe 1968, noto con il curioso soprannome di “Spizzicador” per le sue abilità nel gioco aereo. Romero muove i primi passi nel calcio nel 1989, entrando nelle giovanili del Sud América, dove resta per due stagioni prima di approdare al Basanez, club in cui inizia la sua carriera da professionista. Il salto di qualità arriva nel 1993 con il trasferimento al Peñarol, dove in tre stagioni mette a segno 17 reti in 37 presenze: numeri interessanti che attirano l’attenzione del Cagliari, deciso a puntare su di lui nell’estate del 1996. In quell’estate il club rossoblù affida la panchina a Gregorio Pérez, tecnico con cui Romero aveva vinto tre campionati uruguaiani consecutivi. La piazza accoglie l’attaccante con grandi aspettative, anche per via delle sue dichiarazioni roboanti: promette almeno 10 gol in Serie A e garantisce, assieme al suo mentore, un Cagliari competitivo. Ma le cose prendono una piega diversa: Pérez viene esonerato dopo appena sei giornate e al suo posto torna Carletto Mazzone, idolo della tifoseria. E Romero? Etichettato da qualcuno come il “nuovo Ravanelli”, finisce presto nel dimenticatoio.

Disputa 10 presenze, raccogliendo un’espulsione a Marassi contro la Sampdoria, un assist di testa per Loenstrup contro il Piacenza… e zero gol. Un bilancio decisamente amaro, che porta al suo ritorno al Peñarol già a gennaio. Nonostante la delusione italiana, Romero riesce comunque a tornare protagonista in patria: partecipa alla Copa América 1997 con la maglia della Celeste e vince un altro titolo nazionale, ancora una volta con Pérez in panchina. La sua carriera prosegue quasi esclusivamente in Sud America, con brevi parentesi all’estero: in Cina con lo Shandong Luneng, in Perù con l’Alianza Lima e in Argentina con il River Plate. Nel 2005 conquista il suo quarto e ultimo scudetto, stavolta con il Nacional Montevideo, prima di chiudere la carriera nel 2007, a 39 anni, vestendo la maglia del Cerro Largo, nella Serie B uruguaiana. Una carriera lunga e ricca di esperienze, ma con un passaggio in Sardegna tanto breve, quanto deludente.