Pancaro ricorda Eriksson: "Quando arrivai da Cagliari alla Lazio mi aiutò a superare le difficoltà"

Pancaro ricorda Eriksson: "Quando arrivai da Cagliari alla Lazio mi aiutò a superare le difficoltà"TUTTOmercatoWEB.com
martedì 27 agosto 2024, 22:15Ex rossoblù
di Vittorio Arba

Giuseppe Pancaro, ex terzino di Cagliari, Lazio e Milan, ha ricordato Sven-Goran Eriksson, â€‹â€‹â€‹â€‹venuto a mancare nella giornata di ieri, ai microfoni di Radio Laziale: "Nonostante tutta la preparazione possibile, non si è mai veramente pronti a perdere una persona importante. Anche se ci ha insegnato molto, specialmente attraverso la dignità e il coraggio con cui ha affrontato la malattia, il vuoto resta incolmabile. Il suo ultimo saluto, accompagnato dalla richiesta di sorridere, ci ha però aiutato a vivere questo momento con meno dolore. Ricordo le nostre conversazioni serali durante i ritiri: spesso restavamo gli ultimi a parlare davanti alla TV, e una volta mi disse "Ricordati che si vive una volta sola". Salutarlo per l'ultima volta è stato per me un grande privilegio.

Il mister è stato la mente dietro le nostre vittorie, il principale artefice del successo del campionato che abbiamo vinto, quando solo lui ci credeva davvero. Era un allenatore eccezionale, con una mentalità vincente e una preparazione impeccabile. Anche nella gestione del gruppo era straordinario: persino chi non giocava lo ammirava. Quando arrivai da Cagliari, come tutti i nuovi arrivati in una grande squadra, ho avuto un momento di difficoltà. Il mister è stato fondamentale, facendomi sentire importante e aiutandomi a superare quel periodo.

Era una persona di straordinaria intelligenza e determinazione, che non alzava mai la voce ma interveniva con decisione quando necessario. La sua dolcezza lo rendeva amato da tutti, tanto che noi, come gruppo, avremmo fatto qualsiasi cosa per lui. Il suo ricordo ci unirà per sempre, e nel nostro cuore non morirà mai, così come accade per figure indimenticabili come Mihajlovic e Maestrelli. Il legame speciale che aveva con noi, e in particolare con Mancini, dimostra la sua unica capacità di gestione e la sua grande qualità umana".