Thiago Ribeiro: "Cagliari, che divertimento con Nainggolan! In Sardegna la mia esperienza migliore all'estero"

Thiago Ribeiro, ex attaccante del Cagliari, si è raccontato in una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Di seguito un estratto delle sue parole: "Sono arrivato in Sardegna quando avevo 25 anni, ero reduce dal titolo di capocannoniere della Libertadores con il Cruzeiro. Il mio agente mi ha spinto ad accettare per via della competitività: volevo andare in un campionato forte. Le opzioni erano Spagna o Italia. Alla fine, ho scelto la Serie A e ho fatto bene: è stata l’esperienza estera migliore. Uno dei primissimi ricordi che ho di Cagliari è Michela, la mia fidanzata italiana. È grazie a lei se adesso riesco a parlare e capire l’italiano. L’ho conosciuta durante una serata, in un bar vicino a una spiaggia. Stavamo insieme quasi tutti i giorni. Dopo due anni, ci siamo lasciati”.
Con chi ha legato di più in spogliatoio?
“Passavo tantissimo tempo con Nené e Danilo Avelar: durante i giorni liberi facevamo il churrasco (grigliata, ndr). E poi Nainggolan, un grandissimo festaiolo. Con lui siamo andati in discoteca, portavamo anche tutta la squadra. Chiaramente nei giorni in cui non dovevamo allenarci il giorno dopo. La professionalità, in quello spogliatoio, non è mai mancata. Però i falò in spiaggia, le cene, i brindisi, la musica e la fiesta non mancavano mai. Mi sono divertito un mondo”.
Rimpianti?
"Uno: mi pento di aver lasciato il Cagliari. Stavo bene, Cellino voleva tenermi, avevo ancora due anni di contratto. Sono stato io a chiedere il trasferimento: ho sofferto di saudade, volevo riavvicinarmi a casa. Per questo sono andato al Santos. Ma sono sicuro: se fossi rimasto a Cagliari, avrei fatto la differenza. E magari qualche altra squadra europea mi avrebbe comprato”.