A LEZIONE DI UMILTÁ 

A LEZIONE DI UMILTÁ 
martedì 12 settembre 2023, 00:45Il punto
di Vittorio Sanna
Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

di Vittorio Sanna

Non c’è niente di perso se ci si pone sempre nella posizione di imparare dalle esperienze. Anche la pausa e le Nazionali possono essere “maestre” e rilanciare i temi ai club, per riprendere il campionato con spirito positivo, sono lezioni preziose. Il plotone del Cagliari rimasto in Sardegna si divide tra campo e tv. Se in campo, o in palestra o piscina, si lavora alla miglior condizione atletica, in attesa di poter riprendere dal punto di vista tattico e tecnico, davanti alla tv ci sono tante potenziali verifiche. Non si vince con il nome. Ormai dappertutto o quasi, non trovi nessuno steso a mo’ di tappeto, pronto a farsi calpestare dalla gloria altrui. Anche la Macedonia del Nord dice la sua contro la gloriosa Italia. Segno che il mondo va avanti e chi era indietro dal punto di vista degli apprendimenti ha fatto passi da gigante, tanto da compensare il baratro di un tempo. Anche per loro bastano episodi favorevoli per poter ottenere risultati positivi. Non  si parla di fortuna ma di occasioni da cogliere con la massima resa, una punizione o una indecisione avversaria. La prodezza, frutto di grande motivazione a mettersi in evidenza, si specchia sulla superficialità di un  gesto tecnico fatto con sufficienza. Sorprendente scoprire che i bei cigni ci sono anche nei quartieri poveri.

Lezione di umiltà e di determinazione. Cuore e testa sanno essere importanti quando gambe e idee. I talenti dormono, gli apprendisti gongolano. Messaggi al campionato. Nessuno si dia per vinto o vincente prima di aver speso tutto se stesso per vendere cara la pelle o per catturare l’orso prima di spellarlo.

Chi è rimasto a casa, recupera. Recupera energie nervose. Migliora la condizione atletica, Pianifica il proprio progresso. Guai abbassare ritmo e impegno. L’allenamento crea l’abitudine a far sempre il massimo. Siamo certi lo facciano con trepidazione i calciatori che hanno passato le ultime settimane in infermeria. Pavoletti e Mancosu sono eroi che danno alla squadra un peso diverso. Il nome, certamente, ma anche la voglia di essere ancora leader. Anche loro maestri, guide importanti in un gruppo giovane. L’esempio da dare può fare la differenza. Il livello che si alza in ogni allenamento è un habitat di apprendimento che ingrandisce gli obiettivi di chi ha tutto da imparare.

Ranieri poi ne approfitta per individualizzare il suo lavoro. Con le partite che incombono, molte volte non c’è il tempo da dedicare a chi non si fa notare. La pausa permette di sollecitare chi sta nelle retrovie e dare loro la certezza che nessuno li ignora, che piuttosto ancora non hanno raggiunto le abilità per farsi notare, quando le scelte sono fatte a cadenza regolare. Compreso il settore giovanile. Visita e discorso del mister della prima squadra. Un modo per attizzare il desiderio di raggiungere il sogno.

Non c’è niente di perso. Il tempo è una ricchezza che si coltiva con la qualità. Perderlo è peggio di perdere una partita. È assumere un atteggiamento alla base perdente. E se non c’è base, non c’è altezza. Non si trova l’area per crescere e tanto meno non si sviluppa il volume che serve per poter stare al top della condizione. Essere di Serie A vuol dire anche questo. 

VITTORIO SANNA  - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.