Un mirto con... Luciano De Paola: "A me questo Cagliari piace: ha una sua identità di gioco, e poi riesce sempre a trovare il gol. Tuttavia a gennaio prenderei un centrale difensivo e, soprattutto, un centrocampista geometrico e qualitativo"
Luciano De Paola, storico ex mediano del Cagliari, ai microfoni di Tuttocagliari.net esprime la sua opinione sul rendimento, in questo girone d’andata, della formazione rossoblù, che tra alti e bassi continua a orbitare a ridosso della zona retrocessione.
Luciano, ormai è trascorso quasi tutto il girone d’andata: quali sono le reali potenzialità del Cagliari di Fabio Pisacane e qual è, in definitiva, il ruolo che la squadra sarda può recitare in serie A da qui a maggio?
“Io devo dire che a me questo Cagliari piace: ha qualità tecniche e caratteriali, e poi riesce sempre ad andare in gol. Crea occasioni e ha una sua precisa idea di gioco. Ma attenzione ai cali di concentrazione, che possono risultare fatali: ieri contro il Pisa avremmo dovuto portare a casa la partita. Non puoi prendere gol all’89’ in una partita del genere. Ad ogni modo, a mio parere i rossoblù si salveranno senza problemi. Insomma, se facessimo fatica a far gol o prendessimo 2-3 reti a partita, beh allora sarei molto preoccupato. Invece tutte le gare le giochiamo come se fossero sfide da ultima spiaggia, con la giusta determinazione e con cattiveria agonistica. Abbiamo qualità ed equilibrio, anche se come dicevo mantenere alta la concentrazione per l’intera durata del match fa tutta la differenza del mondo.”
Sabato prossimo si giocherà Torino-Cagliari allo stadio Olimpico Grande Torino. Che partita sarà?
“Il Cagliari per sua natura non è una di quelle compagini che si chiudono nella propria trequarti: prova sempre a giocarsi le proprie carte. Il Torino dal canto suo ha recuperato Zapata, un centravanti in grado di mettere in crisi qualsiasi retroguardia. I granata vanno presi con le pinze: sono in salute e giocano bene. Sarà fondamentale per i rossoblù sbagliare il meno possibile, tecnicamente e tatticamente.”
Capitolo calciomercato, ormai imminente. A suo giudizio in quali ruoli va rinforzata la rosa nel corso della campagna acquisti invernale?
“Parto dal presupposto che il Cagliari ha perso Belotti a settembre, ma i gol li fa lo stesso coi vari Esposito, Borrelli e Kiliçsoy. Il problema dunque non è tanto là davanti, quanto piuttosto in fase difensiva. Io fossi in Angelozzi prenderei un difensore centrale e - soprattutto - un centrocampista geometrico, che addormenti il gioco quando c’è da addormentarlo e che sappia dare quel quid di qualità in più quando c’è da accendere la squadra. Una mezzala o un play che sappia fare molto bene le due fasi.”