CELLINO-LOPEZ, GLI STRANI AMORI

CELLINO-LOPEZ, GLI STRANI AMORI
martedì 8 febbraio 2022, 11:25Il punto
di Vittorio Sanna
Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

Squilla il cellulare. Sul display appare il numero di Massimo Cellino. “Pronto?”

Il Presidente è di buonumore: “Pronto. Ma che fine  hai fatto?”

“Come che fine ho fatto: mi ha licenziato alcuni mesi fa…”

“Ma stavo scherzando…non mi avrai preso sul serio….”

Questo è il racconto di uno dei tanti “esonerati” di Massimo Cellino. Come una bambola ti fa girar, poi ti butta giù. Ma a quelle bambole è particolarmente affezionato soprattutto se è stato lui a farle diventare di moda.  Capita spesso così che i dirigenti e gli allenatori ritornino, anche dopo le peggiori nefandezze raccontate in giro per il mondo. Lo sa bene Francesco Marroccu, con il quale sembrava essersi scavato un solco insormontabile. E lo sa ancor più bene Diego Luis Lopez, praticamente un figlio adottato ventiquattro anni fa.

Il primo anno da calciatore Giampiero Ventura gli fece vedere il campo una sola volta. Eppure aveva lasciato il Racing di Santander, in Spagna, per raggiungere l’Isola degli Uruguaiani famosi, malgrado il rinnovo di contratto. Pensò di ritornare indietro visto l’impatto ma Cellino gli garantì che sarebbe stato titolare l’anno a venire. Nel Cagliari 344 presenze da calciatore e, ufficialmente, 64 da allenatore della prima squadra. 408, se non fosse che non si contano quelle con Pulga, per aver ignorato i consigli del Presidente che gli voleva far fare da subito il corso per diventare allenatore in serie A. 377 con Cellino al Cagliari più altre 25 divise in due frazioni al Brescia, questa è la terza.

Nel mezzo tutto ciò che può dire un uomo tradito e ferito, vendicativo. “Non è in grado di allenare”. “Avete il destino segnato”. Denigrazioni continue per fargli terreno bruciato intorno, a Bologna poi a Palermo, poi di nuovo al Cagliari, perché Diego Lopez così come Francesco Marroccu senza di lui sono incompleti e lui, quando li assume dice, che senza di loro non si sente sicuro, fa scelte sbagliate.

Questo per raccontarvi un quarto di storia del Cagliari, ma anche degli strani amori che il calcio racconta. Strani, ma amori. Perché malgrado lo stesso Cellino dica che “un imprenditore non può lasciarsi guidare dai sentimenti”, le PERSONE hanno un peso, vengono prima del dirigente e dell’allenatore. E persone di cui ti puoi fidare non ce ne sono tante al mondo. Avranno sempre da imparare per avere successo. Ma intanto quando pensi in grande e pensi positivo, a loro ti rivolgi. Quel che sta capitando al Cagliari: Giulini aveva ingaggiato un bravo allenatore ma finchè non si è creato prima il giusto clima tra PERSONE, non sono emersi gli elementi tecnici positivi.

Il successo è una strana alchimia. Non solo chimica ma anche sentimento.

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VITTORIO SANNA  - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.