Classifica ancora da bollino rosso, ma finalmente il Cagliari mostra di avere un'anima. Nuova linfa arriva da dietro. L'esplosione di Pereiro e l'evoluzione di Marin

Classifica ancora da bollino rosso, ma finalmente il Cagliari mostra di avere un'anima. Nuova linfa arriva da dietro. L'esplosione di Pereiro e l'evoluzione di Marin
venerdì 18 febbraio 2022, 10:13Il punto
di Redazione TuttoCagliari
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

Quattro punti in due trasferte. È certificato: siamo di fronte ad un’inversione di tendenza. Un Cagliari che non molla la presa. Mazzarri addirittura baldanzoso, che senza paura affronta l’avversario, in questo caso l’Empoli per nulla formazione di secondo piano considerato che ha 10 punti più dei rossoblù, con quattro punte (Joao Pedro, Pavoletti, Keita Baldé e Gaston Pereiro) non solo per rimediare il pareggio, ma anche per tentare di capovolgere il risultato. E quasi ci riesce. L’inerzia del confronto empolese era tutta a favore del Cagliari. Il gol da tre punti pareva arrivare da un momento all’altro.

Ma il succo è un altro: finalmente la compagine di Mazzarri mostra di avere un’anima. Tutti per uno ed uno per tutti. Lo stesso Bellanova, uscito con qualche mugugno, deve rendersi conto che talvolta il fine giustifica i mezzi ed essere avvicendato non è sinonimo di poca fiducia, ma il sacrificio va inquadrato in un’ottica di squadra che ha pagato.

La classifica è sempre da bollino rosso ed all’orizzonte si staglia la sagoma ingombrante del Napoli, il Cagliari ha però dimostrato di potersela giocare con tutti. Bergamo docet. La linfa nuova arriva dal reparto arretrato, laddove Lovato e Goldaniga hanno portato aria più pulita. I due si sono immediatamente integrati. Grazie a Mazzarri hanno assimilato gli schemi  ed hanno imparato a dialogare efficacemente con coloro i quali gravitano nella zona nevralgica.

E poi c’è Gaston Pereiro, attaccante ma non solo. L’uruguaiano sta vivendo il suo miglior momento da quando è a Cagliari. Sta dando solidità in un ruolo che non è propriamente il suo, vale a dire seconda punta di ruolo. Quando entra in corso d’opera è in grado di incidere e stavolta ha pure ricambiato le aspettative giocando dall’inizio come a Bergamo. Sulla medesima lunghezza d’onda di Gaston Pereiro ecco Marin.

Altro elemento sballottato talvolta a centrocampo e talaltra in posizione di trequartista. Il rumeno non è un regista puro offrendo il meglio del proprio repertorio quando non è costretto a portar palla, ma ha la possibilità di essere un preciso supporto al “play-maker”, compito espletato invero in maniera encomiabile da Grassi.