Ora il Cagliari ha una mentalità vincente, l'ennesima impresa di Ranieri. Arriva la Juve, ma fa meno paura. Rossoblù padroni del loro destino: è caccia alla salvezza anticipata

Ora il Cagliari ha una mentalità vincente, l'ennesima impresa di Ranieri. Arriva la Juve, ma fa meno paura. Rossoblù padroni del loro destino: è caccia alla salvezza anticipata
lunedì 15 aprile 2024, 14:15Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru

Una tappa, uno step importante quello contro la formazione oramai virtualmente Campione d’Italia, che si fregerà dello scudetto dopo che nella passata stagione ci fu la cavalcata del Napoli di Luciano Spalletti. Ranieri ha inculcato ai suoi la mentalità vincente, quella di non arrendersi mai, neppure davanti a realtà che paiono lontane anni luce.

È accaduto alla “Unipol Domus” contro l’Atalanta, al cospetto di una formazione, come quella di Gasperini, capace di trionfare qualche giorno dopo addirittura in casa del Liverpool per tre reti a zero ipotecando il passaggio del turno in Europa League. SI è ripetuta al Meazza, laddove se Viola riesce ad angolare di qualche centimetro il colpo di testa davanti al portiere nerazzurro al quinto minuto di recupero, il Cagliari esce con tre punti che probabilmente sarebbero stati (quasi) decisivi nella corsa alla salvezza. 

Una considerazione va fatta, in un momento cruciale della stagione: al Meazza contro i nerazzurri erano assenti Deiola e Nandez. Il primo, tanto criticato ed attaccato spesso gratuitamente, ha la fiducia incondizionata del mister ed ultimamente stava sempre entrando fra i titolari. Il secondo ha una valenza tecnico-tattica all’interno del gruppo al punto che è divenuto pedina irrinunciabile a prescindere dalle prestazioni, talvolta sotto tono. Nonostante queste due assenze, si è finalmente visto un Cagliari capace di tenere botta ed un livello alto di agonismo. Una compagine capace di controbattere alla prima in classifica soprattutto con discreta personalità.

Al momento quella linea immaginaria che delimita la separazione con il terz’ultimo posto, che significa serie B, è lontana quattro punti e sono sempre meno le giornate che mancano alla fine del campionato. Adesso sono solo sei e vi sono diciotto punti in palio. C’è dunque ancora da attendere, anche se la situazione di classifica è nettamente migliorata rispetto a qualche settimana fa ed i rossoblù di Claudio Ranieri possono, d’ora in avanti, fare affidamento solo ed esclusivamente sulle proprie forze senza attendere i risultati delle dirette concorrenti.

Si potrebbe anche ventilare l’ipotesi di un Cagliari salvo con qualche giornata di anticipo e questa sarebbe davvero una novità considerato che nella massima serie i rossoblù hanno sempre dovuto lottare sino alla fine. Ma è presto per queste considerazioni. Certo ora la Juventus, che arriverà venerdì 19 in anticipo alla “Unipol Domus”, fa meno paura. Ranieri se la giocherà contro una formazione bianconera che quest’anno ha balbettato più che mai. Senza presunzione, ma con la consapevolezza che il Cagliari è arrivato al momento topico della stagione in una condizione quasi ottimale. E che non scende a compromessi, puntando sempre a centrare l’intera posta contro chiunque. Le ultime uscite lo hanno evidenziato chiaramente.