Da Chimera a realtà: mattoncino dopo mattoncino, Claudio Ranieri è stato l’artefice del miracolo Serie A. Ora il Cagliari ragiona su conferme, cessioni e acquisti mirati

Da Chimera a realtà: mattoncino dopo mattoncino, Claudio Ranieri è stato l’artefice del miracolo Serie A. Ora il Cagliari ragiona su conferme, cessioni e acquisti miratiTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 22 giugno 2023, 21:05Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

di Giuseppe Amisani

Le gioie sono state tante. Anche se non tantissime. Ma di sicuro quella provata domenica 11 giugno 2023 da tutti i tifosi del Cagliari resterà scolpita nelle loro menti per parecchio tempo. Forse tra le cinque più grandi soddisfazioni vissute dopo la conquista dello scudetto il 12 aprile 1970. Dalle promozioni sempre vissute con Claudio Ranieri in panchina alla conquista della Coppa UEFA, passando per qualche altra gioia per altrettante salvezze miracolose (vedi Ballardini). Un successo, quello ottenuto al San Nicola, reso ancora più soddisfacente non solo perché è arrivato a tempo ormai scaduto, quando sembrava non esserci nulla da fare contro una porta stregata al pari di quella del Venezia un anno prima. Ma anche perché in pochi, alla fine del girone di andata, avrebbero immaginato un tale epilogo. E anche dopo la sfida dell’andata contro i Galletti, le preoccupazioni sono salite alle stelle.

Ha preso, però, pian piano piede l’idea che proprio dall’ amarezza di quel gol subito a tempo scaduto e su calcio di rigore, il Cagliari potesse costruire la riscossa. Anche perché, forse (ovviamente non ci sarà mai la prova contraria) andare in Puglia con un successo in tasca avrebbe modificato, di parecchio, l’atteggiamento mentale della squadra isolana. Che invece è stata praticamente perfetta. Ha controllato la gara senza mai concedere troppo all’avversario diretto, per poi andare in progressione, sfiorando ripetutamente il gol. Averlo trovato quando per il Bari non c’era più il tempo materiale (e neppure le energie mentali e fisiche) per tentare di raddrizzare la gara, è stato il colpo di grazia che ha sancito la tanto attesa promozione.

Ora, però, smaltita la gioia e l’aria di festa, si tratta di programmare. E di farlo alla svelta. Tommaso Giulini lo sa bene e dopo essersi dato giusto qualche giorno di riposo, ha già iniziato a guardarsi intorno. Da lunedì sarà di nuovo in Italia, dopo la parentesi londinese, anche Claudio Ranieri ed è facile immaginare che il primo passo sia un vertice a tre con il presidente, il tecnico e il DS Nereo Bonato. Un summit per fare il punto della situazione in modo da capire dove questo Cagliari andrà rinforzato.

Sicuramente servirà un attaccante al posto di Prelec che dovrà ancora maturare esperienza (Gabbiadini?) ma anche un difensore e un centrocampista sono nel mirino. La serie A richiede qualità, quantità ma soprattutto il giusto atteggiamento mentale. Il tutto unito dalla costanza di rendimento che può fare la differenza. Per prima cosa sarà necessario valutare quali sono le pedine da cui ripartire. Da Lapadula a Luvumbo passando per Radunovic, Dossena, Zappa, Azzi, Makoumbou, Pavoletti e Mancosu. Con tutti gli altri che dovranno dimostrare di essere da massima serie. In un gruppo che, salvato lo zoccolo duro, dovrà essere completato da innesti mirati che siano già operativi dal 10 luglio, data dell’avvio del ritiro. La serie A non ammette distrazioni né perdite di tempo. Ma questo un allenatore esperto come Ranieri lo sa bene e ora dovrà di nuovo entrare nella mente dei suoi calciatori per tirare fuori da ciascuno il miglio. E magari creare i presupposti per un nuovo miracolo, lui che di cose sensazionali se ne intende davvero.