Fuggi-fuggi generalizzato, chiudere i recinti prima che scappino tutti i buoi. Liverani al via con un Cagliari incompleto. Capozucca si muove sotto traccia: dalle supposizioni agli acquisti eccellenti?

Fuggi-fuggi generalizzato, chiudere i recinti prima che scappino tutti i buoi. Liverani al via con un Cagliari incompleto. Capozucca si muove sotto traccia: dalle supposizioni agli acquisti eccellenti?
venerdì 24 giugno 2022, 01:00Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru

Chiudere i recinti prima che scappino tutti i buoi. È una metafora che calza a pennello per un Cagliari in embrione. Pare essere in atto un fuggi-fuggi generalizzato che in prospettiva potrebbe allarmare anche i meno coinvolti. Non è un bene, anche perchè una sorta di ossatura di squadra va salvaguardata. L’anno prossimo più che una serie B sarà una A2 con tanto di grandi piazze presenti. Un novero di nove barra dieci squadre, Cagliari compresa, a dar vita ad un campionato che fin d’ora si preannuncia di buonissimo livello tecnico. Ora il ds Capozucca dovrà cominciare a costruire la struttura, che abbia fondamenta solide. Il capo cantiere è stato scelto ed individuato in Fabio Liverani. Un tecnico che conosce abbastanza la categoria anche se non dai lunghissimi trascorsi in B, sa bene come destreggiarsi in contesti anche difficili avendo avuto occasione di lavorare in situazioni non sempre lineari come a Terni e Lecce. Per ora il Cagliari si muove molto sotto traccia: ha allungato i contratti di giovani di belle speranze (Ciocci, Carboni, Delpupo) che torneranno utili per la prima squadra o come inevitabili pedine di scambio in prospettiva.

Difficilmente la rosa al completo sarà consegnata a Liverani all’inizio della preparazione. Indubbiamente l’ultima annata nella massima serie, culminata con la retrocessione, ha evidenziato che tanti non erano in sintonia con il significato dei colori che indossano.

Il senso di appartenenza è una componente essenziale in un gruppo che va costruito con tanti equilibri non solo tecnici. I nomi che si rincorrono hanno il denominatore comune di essere graditi alla guida tecnica. Ci sono tanti nomi che circolano, meno della metà reali. Fantasioso l’eventuale ritorno di Ragatzu, il quale potrebbe rientrare per essere inquadrato in un contesto di scrematura offensiva, qualora Joao e Pavoletti partissero, come probabile, per altri lidi. Ma sono tutte supposizioni, talvolta campate in aria e messe su ad arte per far lievitare o abbassare i costi dei cartellini. Liverani è sempre stato un convinto assertore dello schema con il trequartista a supporto delle due punte. Ed in questo contesto tenta di assecondare la società nella scelta dei singoli. Almeno sino a quando può. Anche perchè la situazione economica non è disperata, ma neppure tanto rosea. Bisognerà fare i conti con le perdite dovute alla mancanza degli introiti televisivi. Ovviamente l’impatto mediatico con la cadetteria non è il medesimo che si ha in serie A. Per questa ragione un occhio attento va dato alle risorse. Giulini sa soppesare attentamente quelle che sono le entrate e le uscite in qualità di scafato manager aziendale che deve fare i conti per la quadratura dei bilanci. Ed in questo contesto vanno viste le cessioni, per lo più eccellenti. Il mercato sta per partire ed il Cagliari per adesso è sotto accanimento terapeutico per le cessioni. L’augurio è quello che possa bilanciarle con arrivi altrettanto eccellenti.