Gara con l'Udinese è già test importante, la classifica cominciare a mettere un po' d'ansia. Fine mercato, benedizione per Ranieri. Pereiro, posizione ibrida. Capradossi "chiuso"

Gara con l'Udinese è già test importante, la classifica cominciare a mettere un po' d'ansia. Fine mercato, benedizione  per Ranieri. Pereiro, posizione ibrida. Capradossi "chiuso"
mercoledì 6 settembre 2023, 00:15Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru

Una benedizione. La chiusura delle trattative di mercato costituisce il punto d’arrivo desiderato dai più. Spesso Ranieri ha contestato questo modo di gestire una compravendita che viene portata avanti ufficialmente dai primi di luglio, ma che poi in realtà parte molto prima. Ciò che si dovrebbe evidenziare per poter porre rimedio è il fatto di far proseguire la campagna trasferimenti oltre la data di inizio della stagione. Il che falsa determinate situazioni, considerato che si crea un vortice tale da non permettere agli interessati di giocare in tranquillità. Ed il tutto si riflette inevitabilmente nel rendimento del gruppo. Per non parlare di quelle realtà laddove certi giocatori restano controvoglia ed hanno il desiderio di cambiare aria. Quando con il trascorrere dei giorni vedono che la possibilità di esser ceduti non si materializza allora cadono in depressione e si lasciano andare. Vi sono poi coloro che non rientrano nei piani societari e che vanno piazzati per non incidere economicamente sulle casse sociali. Soprattutto chi ha contratti esosi.

E quest’ultimo punto tocca da vicino il Cagliari, considerato che il ds Bonato non è riuscito a trovare una sistemazione per Gaston Pereiro, un elemento perennemente in discussione, che ha alternato, da quando è a Cagliari, tutta una serie di prestazioni di basso cabotaggio ad altre di buon livello. In verità queste ultime molto rare. Resta il fatto che Pereiro è un giocatore apprezzato in Uruguay ed alle sue latitudini ha raggiunto livelli eccelsi tanto da essere chiamato nella nazionale del suo paese, collezionando con la “Celeste” dal 2017 ad oggi 13 presenze condite da 5 gol. Per non parlare dell’esperienza vissuta dal 2015 al 2020 al PSV di Eindhoven in Olanda. Dunque un giocatore di 28 anni che indubbiamente ha doti importanti, ma che a Cagliari non è mai riuscito a trasferirle compiutamente sul campo. E Pereiro al momento resta in una posizione ibrida, separato in casa, in attesa di altra finestra di mercato. Nella rosa cagliaritana resta anche Capradossi, che sino alla fine ha sperato di poter essere ceduto in cadetteria, dove avrebbe avuto quel minutaggio che in rossoblù non potrà ovviamente avere visti anche i nuovi arrivi di Chatzidiakos e Wieteska sulla linea difensiva che dovrebbero portare una ventata di novità ed esperienza in un reparto difensivo che in serie A ha una valenza importante. Dopo tre giornate il Cagliari ha mostrato di non aver ancora assorbito il salto di categoria. Un punto in tre partite relega i rossoblù in penultima posizione. È vero: a pari punti con la Roma, per la quale però questa posizione è ovviamente solo transitoria. Con zero punti in tre gare resta solo l’Empoli. Ancora è presto, ma già la classifica comincia a mettere qualche piccola ansia. Ora la sosta, poi l’Udinese alla “Unipol Domus” potrà essere un banco di prova importante in proiezione futura.