Il Cagliari cambia pelle. Nandez verso l'addio. Scelto il nuovo modulo: sarà più offensivo. E Semplici suggerisce i rinforzi adeguati

Il Cagliari cambia pelle. Nandez verso l'addio. Scelto il nuovo modulo: sarà più offensivo. E Semplici suggerisce i rinforzi adeguati
mercoledì 2 giugno 2021, 12:15Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

Bocce ferme e solito codazzo di pretendenti pronti a catapultarsi sui pezzi migliori. Si va a programmare la stagione che verrà. Con la certezza che Nandez cambierà casacca, in bilico tra Inter (più probabile per la “querelle”-Nainggolan) e Roma. Ma nel mirino di varie società europee. Variazioni di modulo in controtendenza per un Cagliari che finalmente ha azzerato un’annata non da catalogare fra quelle da tramandare ai posteri, ma da quart’ultimo posto ed ora con la prua rivolta a perseguire la rotta dei livelli che le competono.

Mister Semplici non ha le sembianze di un tecnico camaleontico, con un ventaglio di soluzioni da proporre, resta però suscettibile di adeguamento. Già nel corso del torneo appena concluso ha saputo mettersi in discussione, sperimentando senza tentennamenti scelte mirate in uno schema non necessariamente ingessato. Ecco dunque che il modulo di riferimento, quel 3-5-2 considerato una sorta di marchio di fabbrica del tecnico fiorentino e che diventava 5-3-2 in fase di non possesso, si è trasformato quasi per incanto in un 4-4-1-1 a seconda della consistenza dell’avversario di turno. Quasi sempre con Joao ad operare sulla trequarti a sostegno dell’unica punta. E ancora: il 3-4-1-2, con Nainggolan a supporto di una delle due punte (sempre Joao presente e l’altra che poteva essere Pavoletti o Simeone). Insomma, varianti tattiche che hanno avuto alterne fortune e che comunque hanno lasciato un segno nella formazione cagliaritana di mister Semplici.

Nella conferenza stampa di chiusura di campionato prima del “rompete le righe”, il ds Capozucca ha annunciato che dal punto di vista tattico ci saranno delle novità. Il prossimo schema con il quale il quale il Cagliari affronterà la stagione che verrà sarà una sorta di cavallo di battaglia ed è già stato stilato: un 3-4-2-1 che dovrà essere un vestito da cucirsi addosso con cura del particolare. Sicuramente all’atto della formazione della rosa cagliaritana l’allenatore detterà le sue direttive nella richiesta degli elementi adatti per proporlo. Richiedendo giocatori in grado di supportare quelle che saranno le esigenze della nuova realtà tattica. Uno schema più offensivo e meno conservativo.

La fama del difensivista gli è stata appioppata quando Semplici guidava la Spal, ma anche in quel periodo ha provato a fare di necessità virtù, trovandosi ad operare con una squadra operaia e con l’unico obiettivo dichiarato di centrare il traguardo della salvezza. Le risorse della società ferrarese del resto non consentivano voli pindarici. Adesso con un Cagliari più ambizioso la musica è totalmente differente. Ecco perchè il mister richiede a gran voce la conferma di Nainggolan, ma non solo. Per giocare con due trequartisti a supporto dell’unica punta è quasi superfluo concentrarsi sulla conferma di Joao Pedro, cannoniere della squadra pur non essendo mai stato un vero vertice della piramide, preferendo partire in una porzione di campo più defilata. Il brasiliano è concupito soprattutto all’estero, ma il Cagliari proverà a trattenerlo in tutte le maniere e lui stesso non disdegnerebbe di restare nell’isola a determinate condizioni.

Si va verso la conferma di Pavoletti, il quale ha mostrato nell’ultimo scorcio di torneo di essersi ripreso completamente dall’infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dal terreno di gioco per quasi due anni. Il sacrificato sarà certamente il “Cholito” Simeone, insofferente nell’anno solare e che ha perso quel fiuto del gol che lo aveva portato agli onori della ribalta alla fine della stagione 2019-‘20 ed agli inizi dell’attuale. Un repentino cambio di marcia, ma all’indietro, alle stregua del gambero.

Ora Capozucca si tufferà sulle contrattazioni. Tra prestiti e cessioni il lavoro non mancherà di sicuro. Da definire anzitutto le partenze: detto di Nandez, certa anche quella di Simeone, sicuramente andrà via Godin (dall’ingaggio fuori dal “target” rossoblù) e Cragno, ed i cavalli di ritorno dai prestiti che dovranno essere piazzati in qualche maniera, all’infuori probabilmente di Caligara che dovrebbe rimettersi a disposizione di Semplici nel ritiro che partirà il 12 luglio a Pejo. Movimenti sussultori che anticiperanno le vere entrate.