IL CAGLIARI DEI RICICLATI

IL CAGLIARI DEI RICICLATI
martedì 24 agosto 2021, 00:24Il punto
di Vittorio Sanna
Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

Il piatto sicuro lo trovi in famiglia, modo di dire che non è solo gastronomico ma il più delle volte sconfina nelle voglie amorose, quelle che ti portano a uscire dal seminato per inseguire gonnelle sbagliate. E quante ne ha esposto il mercato, tentando di corrompere e far innamorare navigati dirigenti e ingenui marinai del calcio. Promesse di gloria e denaro, anche invertendo i termini e scartando la seconda. Anche per solo denaro. È normale, si chiama infatti mercato. Il problema è non far passare i propri calciatori come dei pochi di buono, per poi rifarci l’amore quando non  si becca un quattrino.

Cragno doveva partire ma  le offerte erano basse. Walukievicz era sui giornali e nei siti un giocatore del Torino ma ha fatto il titolare. Godin doveva divorziare a comando e invece ha giurato fedeltà davanti a un foglio e una penna. Nandez era condannato all’inferno dopo aver avuto pensieri impuri, amare l’Inter e solo l’Inter.

Se bastasse quest’ultima cosa sull’Aventino dovrebbero finire in tanti e il Cagliari rischierebbe di rimanere senza capo né coda. Contro lo Spezia, gli scappati di casa giunti contati, si è stati costretti ad inseguire una vittima predestinata che a momenti invertiva le parti. Loro erano solo sedici, ma tutti sicuri di ritrovarsi insieme anche il primo settembre. Il Cagliari invece  è un terminal con pochi posti a sedere, lunghe e snervanti attese con soli posti in piedi. Potenziali avversari che giocano ancora insieme, senza pensare troppo, giocando per l’orgoglio, stavolta solo questo, senza considerare il denaro.

Novanta minuti di tregua dove sono riemerse le insicurezze trasmesse da un ambiente ballerino, dove le parole impegnate la sera sono dimenticate il mattino dopo. Sarebbe troppo comodo che le colpe di gare a volte insipide sfuggano alla psiche umana, alle tensioni, le amarezze, le ipocrisie della quotidianità. Il formicolio che senti dentro, i crampi talvolta allo stomaco, non sono vaccinabili. Si chiama serenità, sa fare la differenza nel momento del giudizio, riesce a dare a ciascuno il concreto valore.

Proviamo ad acquistare serenità, calciatore mai avuto nella partenza dei campionati di serie A firmati Giulini. Mai una vittoria. Sarà colpa del mercato aperto? Sarà colpa di una saracinesca dove continua a non essere esclusa alcuna partenza? E’ così che anche una sana gara di calcio rischia di diventare un patibolo dal quale speculare. Per infamie e strategie, per false certezze che non sono di casa nelle domus di Sardegna.

Domus in sardo e quindi al plurale. Nelle nostre ci si conta prima di entrare e difficilmente sono accolti coloro che non apprezzano la lealtà e i buoni propositi. Storie di Sardi nostalgici e noiosi e non di frizzanti  e cupi operatori di borsa. Per fortuna il Cagliari dei riciclati ha capito che c’è ancora vita e non solo spazzatura. La conquista del pari in recupero è il solo bel regalo ai tifosi tornati festanti allo stadio. Il resto ha ancora una settimana di vita.

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VITTORIO SANNA  - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.