Il secondo posto è andato. Al Cagliari resta l'obiettivo play off, ma serve una cura per l'attacco anemico. Ranieri attende segnali in vista degli scontri diretti

Il secondo posto è andato. Al Cagliari resta l'obiettivo play off, ma serve una cura per l'attacco anemico. Ranieri attende segnali in vista degli scontri diretti
sabato 4 marzo 2023, 08:35Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru

Pensiero stupendo: essere arbitri del proprio destino. Il Cagliari può farlo, concentrandosi sul punto focale. La promozione diretta è andata, le “fiches” vanno posizionate ora sulla zona “play-off”. La squadra di Ranieri ha evidenziato pecche realizzative evidenti soprattutto fuori dalla “Unipol Domus”, laddove non riesce a trovare quella determinazione necessaria in area avversaria per centrare il bersaglio grosso. Lapadula è l’ariete, ma va supportato con continuità se si vuole aver ragione di difese spesso munite e comunque chiuse a riccio per riuscire a tamponare un attacco che sulla carta ha tante frecce al proprio arco. Per adesso solo sulla carta.

E si, perché ora con il rientro a pieno regime di Pavoletti si aggiunge un altro elemento di robusta portata per la cadetteria, oltre che di assodato carisma all’interno dello spogliatoio. Non solo Lapadula dunque. Si sentiva il bisogno di un’alternativa principalmente nel gioco aereo. Infatti Luvumbo e Prelec (quest’ultimo arrivato al mercato di gennaio, ma non ancora pronto per essere identificato come il cannoniere di scorta) al momento non hanno saputo offrire quel contributo in termini realizzativi che era lecito attendersi da giocatori con le loro caratteristiche e Millico e Falco si sono imbattuti in problemi di inserimento che ne hanno minato il rendimento. Fermo restando tuttavia che questi ultimi due non sono punte propriamente dette e devono trovare una giusta collocazione nella chimica di squadra proposta da mister Ranieri. Falco, tra l’altro, in questi ultimi tempi sta soffrendo per i postumi di un infortunio che si porta dietro da più di un mese e non riesce a lavorare regolarmente con il gruppo, stando ai margini.

Il neo più evidente in stagione è stato proprio questo: non riuscire a trovare le giuste coordinate per la fase offensiva. Sinora il Cagliari ha messo a segno ventinove gol, che sono pochi in rapporto al potenziale d’attacco che si ritrova. Passi per il periodo di Liverani durante il quale c’era un tale caos tattico che anche gli attaccanti soffrivano per la mancanza di rifornimenti. Ora però l’avvento di Claudio Ranieri ha riordinato le idee, le geometrie sono più snelle e si dovrebbe trovare maggior intesa per proporre il momento offensivo. Ciononostante la squadra zoppica dalla cintola in su. È vero anche che si sono notate evidenti variazioni rispetto alla precedente gestione.

Il progetto tecnico di Ranieri è parso immediatamente chiaro, considerato che ha voluto utilizzare il doppio attaccante centrale per rendere la manovra più incisiva e dare maggior possibilità al trequartista oppure al centrocampista di turno di avere più opzioni a disposizione. Il mister ha mostrato di conoscere le dinamiche, pur lavorando con uomini non scelti da lui. È il destino del tecnico che subentra in corsa. La difesa è ora meglio assemblata ed incassa meno rispetto al girone di andata, ma l’attacco proprio non riesce a venire a capo di una sorta di “impasse”.

Siamo adesso alla volata finale per riuscire a raggiungere la miglior posizione nella “griglia” per la partecipazione ai “play-off” promozione. Serviranno i gol per portare a casa gli scontri diretti contro formazioni come Sudtirol o lo stesso Frosinone, quest’ultimo oramai quasi certo della promozione e che potrebbe tirare un po’ i remi in barca. Per non parlare di altre concorrenti dirette alle “final-four” come Palermo e Ternana. Tutte queste squadre saranno di scena alla “Unipol Domus” e per riuscire a piegarle sarà necessaria l’incisività che sinora latita. L’inserimento di Pavoletti potrebbe essere la variabile impazzita, ma si attende un segnale forte anche dagli altri. È troppo importante partire con il piede giusto nella fase finale della stagione e soprattutto da una posizione di privilegio. Quella sì che è alla portata della compagine cagliaritana.