Il successo sull'Ascoli rilancia le ambizioni promozione del Cagliari. Il secondo posto è lontanissimo ma resta l'obiettivo di Claudio Ranieri

Il successo sull'Ascoli rilancia le ambizioni promozione del Cagliari. Il secondo posto è lontanissimo ma resta l'obiettivo di Claudio RanieriTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 13 marzo 2023, 12:12Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

di Giuseppe Amisani

Dopo i quattro pareggi consecutivi che avevano fatto rallentare la sua marcia, il Cagliari si è risvegliato dal torpore risolvendo in un colpo solo un duplice problema. Quello della vittoria che mancava dal successo casalingo contro il Benevento e quello del gol, con il poker rifilato all'Ascoli. Unica nota stonata del venerdì notte sono stati i fischi e qualche coro contro la squadra che sono stati mal digeriti da Claudio Ranieri. Al quale non va giù vedere i suoi ragazzi attaccati. “Io da solo non ce la posso fare” aveva detto nel giorno della sua presentazione e ha ribadito il concetto anche dopo Ascoli. La squadra ha bisogno del pubblico per avere quella spinta fondamentale per andare a caccia dell'impresa. Arrivare al secondo posto significherebbe promozione diretta ma per conquistarla, il Cagliari dovrà vincere quasi tutte le nove finali che lo separano dalla conclusione del torneo. Impossibile? Forse. Ma il tecnico rossoblù e la sua scatenata banda hanno deciso di provarci con forza. Con un Lapadula straripante che con i suoi tredici sigilli in campionato e tra i migliori marcatori della serie B (il più prolifico per reti su azione). Trascinata dai gol dell'attaccante italo-peruviano, la squadra di Ranieri sta riuscendo a riprendere la marcia che si era interrotta un mese fa. Ha sempre mosso la classifica ma per riuscire ad arrivare in alto, serve continuità di vittorie.

Soprattutto serviranno i blitz oltre Tirreno. Perché se sull'andamento interno c'è poco da dire, la media si abbassa sensibilmente guardando i numeri in trasferta. Dove, pur avendolo sfiorato per ben due volte nell'ultimo periodo (a Bari e Brescia), il Cagliari non riesce a vincere. Un solo successo ottenuto a Benevento il 10 settembre scorso è un bottino troppo magro ed è quello che sta facendo la differenza, in negativo, rispetto alle battistrada. Serve un'inversione di tendenza per dare il via alla volata e in questa ottica la gara di Reggio Calabria sembra la migliore per cercare di assestare una spallata decisa alla classifica. Il Cagliari ha dimostrato di essere vivo nonostante le numerose assenze e i continui forfait (quello di Luvumbo è solo l'ultimo di una lunga serie). A confortare Ranieri c'è non solo la speranza che pian piano possa recuperare tutti i pezzi da novanta ma anche il fatto che la squadra inizia a giocare con qualche automatismo in più e con maggiore sicurezza.

I passi avanti ci sono anche se inevitabilmente sarà necessario limare ancora qualcosa. Resta, però, la convinzione che i rossoblù possano, dopo tutta una stagione di alti e bassi, avere le energie, fisiche e mentali, per affrontare al meglio la volata promozione. Con l'aiuto del pubblico che deve essere davvero l'uomo in più per centrare l'impresa. “Fischiateci, se abbiamo fatto male, ma solo alla fine della partita” il diktat di Ranieri che, però, soprattutto nei momenti di difficoltà di una gara, si aspetta il maggior appoggio possibile da parte della sua gente. Una delle chiavi vincenti se si vogliono alimentare i sogni di una promozione diretta.