In ventiquattro ore persi Cragno e Simeone in vista del Milan. La strada in casa Cagliari resta in salita e urgono sempre di più rinforzi in tutti i reparti

Il piccolo segnale positivo di un riavvicinamento tra la società rossoblù e Diego Godin aveva aperto nel migliore dei modi una settimana delicata per il Cagliari che, reduce dal pareggio amaro ottenuto in rimonta contro lo Spezia, iniziava già a pensare al Milan. E invece nel breve volgere di due giorni, prima il forfait di Cragno (fuori per oltre due settimane a causa di un infortunio muscolare alla coscia destra) poi la cessione in prestito (con diritto di riscatto) al Verona di Giovanni Simeone, l'ambiente è tornato di nuovo nello sconforto per una situazione che sembra sempre più critica.

Nel momento in cui, infatti, sarebbero serviti urgentemente i rinforzi che Leonardo Semplici continua a chiedere a gran voce, la squadra si ritrova con due pezzi importanti in meno a disposizione e questo non fa altro che far crescere in maniera esponenziale il livello di difficoltà di una sfida come quella in casa del Milan, già complicata con un organico eventualmente al completo. E invece il Cagliari si presenterà a San Siro senza il suo estremo difensore titolare, al posto del quale sarà in campo il gigante servo Radunovic che fino ad ora di Serie A ne ha assaggiata davvero poca, e soprattutto con i giocatori praticamente contati. La magra consolazione è che la questione Nandez dovrebbe essere stata rimandata per una definizione definitiva, agli ultimi istanti del mercato e quindi El Leon potrà giocare anche contro i rossoneri, cercando di creare lo stesso scompiglio che lunedì ha creato allo Spezia. Ma il suo ruggito non sarà sufficiente se il resto della squadra non riuscirà a fare la sua parte ed ecco perché sarà fondamentale trovare le motivazioni giuste per cercare di uscire indenni da San Siro.

Non sarà certo una passeggiata, ma già aver in parte risolto la questione Godin, come aveva anticipato domenica Semplici nella conferenza prepartita, potrebbe dare allo spogliatoio la linfa giusta e magari convincere il suo connazionale Nandez a spostare di qualche mese (gennaio?) la partenza verso altri lidi. Intanto lo Sceriffo sembra orientato verso una riduzione del suo ingaggio che il Cagliari non riuscirebbe a sostenere. In che modo? Spalmando i quattro milioni previsti per questa stagione, in due campionati, compreso il prossimo che sarebbe stato solo eventuale in quanto oggetto di un'opzione che solo il giocatore avrebbe potuto esercitare. A due milioni a stagione, si potrebbe arrivare a una chiusura che renderebbe più che felice Semplici, fermo restando che il tecnico toscano aspetta di avere gli altri rinforzi che ha chiesto. Manca almeno un giocatore per reparto e la partenza di oggi di Simeone rende frose necessario un doppio colpo per l'attacco. Di nomi se ne sono fatti tanti, ma considerata la scarsa disponibilità di risorse nelle casse sociali, le varie trattative potrebbero andare avanti solo con la formula del prestito gratuito, sempre che non ci sia all'orizzonte qualche altra uscita che porti risorse fresche in rossobù. Tutte le strade continuano a portare a Nandez che, con il suo sacrificio, garantirebbe alla rosa di Semplici qualche innesto importante per la stagione, dopo quello di Grassi che, pur apprezzato, non sembra certo risolutivo per i problemi in organico. E prima di affrontare a perdifiato le ultime ore di mercato, il Cagliari dovrà cercare di chiudere bene prima della sosta. Il pareggio contro lo Spezia non è certo andato giù agli isolani che ora proveranno, pur con le mille difficoltà del caso, a fare bella figura in casa del Milan per rilanciare le proprie ambizioni e cancellare le mille insidie tra le quali è nata questa stagione.