L'Inter conferma potenzialità e limiti del Cagliari. Ora una punta vera per le due frecce Luvumbo e Oristanio

L'Inter conferma potenzialità e limiti del Cagliari. Ora una punta vera per le due frecce Luvumbo e Oristanio
martedì 29 agosto 2023, 16:20Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru

Non un impatto devastante, ma neanche soft. Si può dire che l’approccio con la massima serie è stato una via di mezzo. Il torneo di serie A è un campionato che il Cagliari potrà disputare senza sudditanza psicologica nei confronti di chiunque, a patto che riesca a nascondere determinate magagne, figlie di una compattezza di squadra ancora da decifrare.

Il pareggio in casa del Torino, una squadra che ha cambiato pochissimo rispetto alla stagione scorsa e dunque con un impianto di gioco collaudato, ed a seguire lo stimolante confronto da “sold-out” sul campo di casa con l’Inter finalista-Champions, hanno evidenziato senza preamboli le reali potenzialità rossoblù e limiti ancora da limare.

Ranieri è impegnato nel disegnare un complesso in grado di ben figurare a qualsiasi latitudine, ma vanno rispettate le consegne che il tecnico di Testaccio elargisce senza soluzione di continuità. Poi è chiaro che il risultato finale vien fuori da tante variabili, che possono destabilizzare gli equilibri. Soprattutto i solisti, che nelle formazioni di prima fascia abbondano, hanno la capacità di incidere su determinate situazioni, apparentemente bloccate e che paiono senza via d’uscita. Lo si è visto con l’Inter allorquando, quasi dal nulla, si sono materializzate due occasioni immediatamente trasformate e che hanno indirizzato la gara a favore della formazione di Inzaghi.

Alla resa dei conti proprio i solisti si inventano le realizzazioni più impensate con colpi di genio propri di chi ha una marcia in più a livello prettamente tecnico. Sta già accadendo in questo primissimo scorcio di torneo. In attesa che vengano definite le reali composizioni delle squadre in campo alla fine delle trattative. Negli ultimissimi giorni di mercato per il Cagliari non sono attesi particolari fuochi d’artificio. Resta da chiudere il cerchio con una punta che possa avvalorare le risorse. Se la ricerca non è spasmodica, poco ci manca, perchè Luvumbo e Oristanio hanno mostrato che giocando assieme possono attaccare con efficacia la profondità, ma spesso si incartano pestandosi i piedi. Soprattutto l’angolano va ulteriormente disciplinato in modo che possa esprimere quelle che sono le sue risorse fisiche, indubbiamente non trascurabili.

Dopo l’Inter punto e a capo. Si riparte per nuove avventure. A cominciare da quella di Bologna, dove il Cagliari dovrà recarsi nel prossimo turno per dare lustro a questi primi vagiti del torneo. Poi vi sarà la sosta per riflettere e dar spazio alle Nazionali. In attesa dei due “nuovi” Chatzidiakos e Wieteska che saranno a disposizione del tecnico durante la sosta. Capradossi, Desogus e Kourfalidis sarebbero in procinto di cambiar casacca, ma solo davanti ad offerte che possano soddisfare le esigenze tecniche ed economiche. Per giovani come loro, andare a svernare in panchina sarebbe controproducente.