LA PERSONA, L’ALLENATORE, IL SUCCESSO

LA PERSONA, L’ALLENATORE, IL SUCCESSO
martedì 3 maggio 2022, 15:16Il punto
di Vittorio Sanna
Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

di Vittorio Sanna

Un piccolo treno di parole, tre vagoni in tutto, e una solo locomotore che è alla base del successo in qualsiasi settore di lavoro, la persona. Non tutti saranno convinti di questo, semplicemente perché non si è ancora condiviso il concetto di “persona” rapportata al mondo del lavoro. Mazzarri e Agostini fanno lo stesso lavoro. Mazzarri ha già conosciuto il successo che però non è un patrimonio statico, è in continuo movimento e una volta che ce l’hai devi essere capace di tenerlo vivo, come un fuoco sacro. Serve non distrarsi, aggiornarsi costantemente, circondarsi di collaboratori validi, creare una organizzazione e avere capacità di gestione. La persona di successo deve imparare a delegare e a costruire le condizioni per il successo di tutti i suoi collaboratori. Nel Cagliari non è capitato, ma non capitava più neanche nel Torino ai tempi di Mazzarri. I calciatori erano al massimo dipendenti che seguendo l’allenatore potevano avere successo, ma solo se questo si perseguiva. Altrimenti erano i responsabili dell’insuccesso. Sembra un discorso filosofico ma è la ragione stessa del perché un allenatore ha successo per più lungo tempo e senza soluzione di continuità di un altro. È la qualità riconosciuta in Ancelotti, Klopp, Guardiola. Sono persone che lavorano con persone, costruiscono insieme l’ambiente per il trionfo. Analizzano insieme le ragioni di una difficoltà. Hanno certezze e non dubbi. Questi ultimi li affrontano e li risolvono insieme. Affrontano insieme la difficile strada del rialzarsi dopo una sconfitta. È ciò che è mancato al Cagliari, la Persona prima dell’allenatore o del giocatore, prima del successo. La colpa addebitata sempre a qualcuno o a qualcosa. Il destino nelle mani degli altri. Non c’è crescita, non c’è il salto, lo step di qualità. C’è un girare intorno ai problemi, allontanandosi ma poi ritornandoci.

Alessandro Agostini è una grande persona, che sa trattare con le persone. Schietto al momento giusto, umile e determinato, innamorato e passionale. Sarà più facile per lui parlare al cuore delle persone che si sentono affondare, per riconsegnare nelle loro mani il proprio destino, sapendo che c’è qualcuno che lo affronterà insieme a loro. Non “armatevi e partite”, ma “armiamoci e partiamo”. Con il leader in prima fila, a dare l’esempio, a infondere sicurezza, a chiedere lavoro possibile e non di inventarsi in altri mestieri.

A tre giornate dalla fine non si potrà certo rifondare ma si può riordinare. E questo Cagliari non sarà da champions ma non è nemmeno una ciurma disordinata di scappati di casa. È il momento che vengano fuori le belle persone. Molte di queste sono anche abili calciatori.  

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VITTORIO SANNA  - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.