Mercato Cagliari in stand by: stato confusionale e tifosi inquieti. Partenza ad handicap per Liverani

Mercato Cagliari in stand by: stato confusionale e tifosi inquieti. Partenza ad handicap per Liverani
mercoledì 6 luglio 2022, 00:20Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

Si riaprono le danze. Torna il calcio giocato. Almeno apparentemente è l’alba di una stagione di transizione. La società Cagliari Calcio compone il “roster” per proiettarsi verso una serie B che ha tanti pretendenti per salire, al momento meglio organizzati. La depressione conseguente ad una retrocessione inopinata è latente. C’è uno stato confusionale nel comporre la squadra che mal si coniuga con quelle che sono le aspettative. I tifosi sono sul piede di guerra e minacciano di disertare gli spalti.

In questo contesto mister Liverani dovrà provare a lavorare di fino motivando il gruppo al momento a sua disposizione. Ancora tante incertezze sulle icone che sono in partenza, ma che potrebbero rimanere dopo trattative sotto traccia. Quello che sta accadendo nelle ultime annate è la costante di incertezza quando comincia la preparazione. L’allenatore proverà a far metabolizzare ai suoi una parvenza di idea che vorrà mettere in pratica durante l’anno. Salvo poi dover cominciare daccapo quando arriverà nuova linfa vitale che potrebbe prendere il posto di chi ha cominciato l’avventura. È vero che è un mal comune, tipico di tutte le squadre. Ma l’ottimizzazione viene raggiunta allorquando un tecnico può disporre di tutte le pedine fin dal primo giorno di lavoro.

È assodato che il mercato che comincia ufficialmente il primo luglio consente divagazioni e cambi in corsa, però è altrettanto vero che coloro i quali hanno pianificato in tempi brevi abbiano un vantaggio. Perlomeno all’inizio delle gare ufficiali. Sinora il Cagliari si è mosso senza particolari acuti. Nomi non particolarmente coinvolgenti in entrata. Trattative saltate nonostante le dritte di Liverani e promesse che andranno spalmate sul lungo periodo. Hanno mollato giocatori che hanno fatto la storia nella ultime annate, vedi Ceppitelli e Cragno, un giovane come Carboni che pareva invece destinato a ripercorrere le tappe dei vari Cossu, Conti e Lopez. Per altri ancora il futuro è denso di nubi, vedi Joao Pedro e Nandez.

L’avvento di Roberto Muzzi a fare da “collante” potrebbe significare che la società vuol fare le cose senza lasciare nulla al caso. Giulini ha perso una battaglia, ma non la guerra. Quando diverranno operativi anche i progetti per la nuova struttura si comincerà a pensare in grande. Sino a quel momento però bisognerà fare di necessità virtù. Sarebbe fuorviante promettere un’immediata risalita senza le dovute credenziali. A meno di clamorosi quanto improbabili colpi di scena in un mercato che pare essere per tutti ancora in “stand by”.