Missione compiuta contro il Benevento ma ora serve uno squillo in trasferta

Missione compiuta contro il Benevento ma ora serve uno squillo in trasfertaTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 13 febbraio 2023, 18:20Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

di Giuseppe Amisani


Un'altra vittoria da serie B. Combattuta, sporca, conquistata stringendo i denti nonostante l'inferiorità numerica. Con un Cagliari che, a differenza di quanto accaduto a Cittadella e soprattutto a Modena, è riuscito a combattere colpo su colpo. A stare in partita fino alla fine. Nonostante una gara ruvida, equilibrata, giocata soprattutto sull'agonismo e che stava filando su un binario di equilibrio. Almeno fino a quando a spezzarlo non ci ha pensato il solito Gianluca Lapadula al suo nono centro in campionato (il decimo stagionale contando anche quello messo a segno contro il Perugia in coppa Italia). L'attaccante, promosso capitano dal gruppo, ha dovuto giocare una gara di grande sacrificio, come ormai spesso gli accade senza avere accanto Pavoletti, ma ha aspettato il momento giusto per fare centro. La gara, infatti, poteva essere sbloccata solo da un episodio e per fortuna degli isolani quello giusto è capitato al 31' della ripresa quando su angolo calciato da Millico, il numero 9 rossoblù ha trovato il tempo giusto per beffare mezza difesa e fare centro.

In quel momento è emerso da una parte il carattere della squadra che, pur in dieci uomini, ha difeso con i denti la rete da tre punti, e dall'altra il coraggio del tecnico. Ranieri, infatti, invece che arretrare il baricentro della sua squadra inserendo altri difensori e impoverendo l'attacco, ha cercato di tenere alta la linea. Giusto con qualche ritocco ma senza mai dare all'avversario la sensazione che il Cagliari volesse arroccarsi in difesa. Lecito aspettarsi il forcing finale del Benevento sul quale gli isolani hanno sofferto. Ma senza mai rischiare il tracollo anche perché Radunovic ha dato sicurezza con le sue parate. È nata così la terza vittoria consecutiva interna dell'era Ranieri (Como, Spal e appunto Benevento) ma anche la consapevolezza che, almeno alla Unipol Domus, gli isolani hanno capito come si fa: sofferenza, lotta e massima determinazione negli episodi chiave.

Per conquistare quei punti pesanti che se da una parte permettono alla squadra rossoblù di tornare in zona play-off, dall'altra mantengono la media chiesta da Ranieri di 2,2 punti a partita. Per certificare la quale mancano solo gli acuti in trasferta. Perché, come sottolineato dallo stesso tecnico romano alla vigilia della sfida ai giallorossi “se noi avessimo i punti in trasferta che il Benevento ha conquistato (14) saremmo in una situazione ben differente”. Verrebbe da dire: non resta che cambiare passo lontano dall'Isola. Obiettivo facile a dirsi, un po' meno da conquistare con i fatti. Ma la corsa ad ostacoli verso la promozione diretta non è né facile né corta. Ecco perché servirà qualche strappo anche oltre Tirreno perché in caso contrario i soli successi nell'Arena rossoblù potrebbero non bastare.

A cominciare dalla prossima ghiotta occasione con le trasferte ravvicinate in casa di Bari e Venezia. Che anticiperanno, per chiudere il mese di febbraio, la sfida in casa contro il Genoa (verso il posticipo al 1 marzo). Riuscire a invertire la tendenza lontano dalle mura amiche darebbe grande slancio e nuova linfa ad una classifica che, dopo mesi di angoscia, ora da qualche soddisfazione in più. Con la consapevolezza che una squadra come il Cagliari avrebbe tutte le carte in regola per andare a contendere il primato alla schiacciasassi Frosinone. Ma tutto passa per la continuità di rendimento e risultati, per la voglia di lottare da squadra di serie B e per un andamento proficuo in trasferta. Sommando tutti gli elementi, potrà venire fuori in questa seconda parte del mese di febbraio, una squadra capace di andare a contendere alle altre pretendenti la promozione diretta.