Partenze ad handicap e mercato anoressico, ora non ci sono più vie di fuga. Rosa puntellata, Ranieri chiamato a fare scelte definitive

Partenze ad handicap e mercato anoressico, ora non ci sono più vie di fuga. Rosa puntellata, Ranieri chiamato a fare scelte definitive
sabato 3 febbraio 2024, 09:15Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru

Le partenze ad handicap sono diventate una costante. Questa è probabilmente una delle pecche che frenano la corsa di un Cagliari che non riesce a prender quota e si mantiene in posizione di classifica preoccupante, soprattutto se rapportata a quelle che sono le risultanze di un mercato anoressico e dal quale tuttavia poco ci si poteva attendere.

Fare quadrato e proseguire la corsa. Ranieri si ritrova semplicemente con un Mina al posto di Goldaniga e Gaetano ad affiancare gli altri nella zona nevralgica, quindi i soliti noti. Ancora da svezzare prima che la situazione precipiti. La società ha fatto quanto nelle sue possibilità per puntellare una rosa comunque di un certo spessore che sinora ha disatteso le aspettative.

Ora non vi sono più vie di fuga, il mercato è terminato e non resta che puntare su quelle che sono le risorse. Lo stesso tecnico di Testaccio dovrà prendere una decisione definitiva sull’assetto. Spesso si sono viste variazioni allo schema, oppure inserimenti di elementi in porzioni di campo non consone. Laddove talvolta, in alcune occasioni, c’è stata risposta come quando Zappa, nella difesa a cinque, ha operato da centrale. Fallito l’esperimento di vederlo a sinistra.

Quando poi sono stati utilizzati in contemporanea Wieteska ed Hatzidiakos si sono notati paurosi sbandamenti. Il polacco ha mostrato di non essere totalmente fuori dagli schemi quando ha sciorinato una prestazione sopra le righe contro il Bologna, contribuendo alla conquista dei tre punti con un cross dopo uno stop fra due avversari degno del miglior attaccante,  poi ribadito nella propria rete dal difensore felsineo Calafiori. Ma è stata l’eccezione che ha confermato la regola. E Ranieri è ancora in attesa di Hatzidiakos, greco alla spasmodica ricerca della propria identità in rossoblù. E pensare che i due sono titolari nelle nazionali di competenza per cui qualche qualità, seppur remota, la devono avere.

Ora ci sarà Mina, atteso come il salvatore della patria, al quale va concesso il beneficio del dubbio ed un periodo di ambientamento nel quale dovrà far conoscenza specifica degli schemi richiesti dal mister. In fase offensiva Lapadula non si è ancora acceso totalmente, anche per via di qualche infortunio che lo ha debilitato, mentre Pavoletti è risultato utile nei finali arrembanti e Petagna è troppo alterno per farci totale affidamento.

Cagliari che attende Luvumbo dal ritorno in Coppa d’Africa ed il reinserimento di Oristanio, infortunato, mentre Shomurodov è oggetto misterioso. L’unico reparto sempre in grado di offrire un rendimento costante è il centrocampo. La dinamicità di Nandez (quando non è utilizzato da terzino) e l’ordine tattico di Makoumbou sono opzioni non di secondaria importanza. È salito, anche grazie a loro, il rendimento di Prati, il quale ha metabolizzato i movimenti e potrà solo crescere al netto di fisiologici cali di tensione.

Queste sono le risultanze di una stagione tribolata, ai limiti della zona rossa e dopo un mercato che non ha mantenuto le promesse e le premesse. Ora la lotta si fa dura e serrata ed i duri sono chiamati a farsi vivi. Lo scorso anno ci fu una promozione insperata, l’augurio di tutti è quello di centrare una salvezza altrettanto difficoltosa.