Ranieri, senso di appartenenza e duttilità tattica per tentare la rimonta promozione. La società al lavoro sul mercato per rimediare a squilibri estivi

Ranieri, senso di appartenenza e duttilità tattica per tentare la rimonta promozione. La società al lavoro sul mercato per rimediare a squilibri estivi
domenica 8 gennaio 2023, 00:45Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

Claudio Ranieri ed il senso di appartenenza. Il neo-tecnico rossoblù ci conta parecchio. Se è vero, come è vero, che il Cagliari non è una squadra comune come quelle che disputano il campionato in B, ma si porta dietro le aspettative di tutta una regione. E non da ora, storicamente è un dato di fatto. Per questo motivo l’allenatore arrivato al capezzale di una compagine se non moribonda, quantomeno in preda ad una crisi di nervi, dovrà ricomporre i tasselli per tentare una difficile scalata alle prime posizioni.

In un torneo come quello cadetto ci si deve aspettare di tutto ed il contrario di tutto. Un “filotto” di vittorie riporterebbe in quota “promozione-diretta” i rossoblù. I quali, alla ripresa delle ostilità, si ritrovano tuttavia ad un solo punto dalla zona “play-off”. E questa è già una bella notizia che dovrà rappresentare il punto di partenza per tentare di recuperare il terreno perduto in un girone di andata al di sotto del livello di decenza.

Ora ci si interroga sul futuro. Ranieri ha esercitato un impatto con l’ambiente dalle dimensioni quasi surreali. Il popolo rossoblù non ha dimenticato il passato e si è lasciato andare a manifestazioni di giubilo e affetto molto sopra le righe. L’attesa per il mister di Testaccio ha raggiunto il massimo dei decibel. Si tratta ora di tramutare quelle che sono le intenzioni in punti. Ranieri ha mostrato di potersi aprire all’innovazione e di non essere ingessato e prigioniero di uno schema. Lui fondamentalmente utilizza il 4-4-2 come modulo di riferimento, potrebbe tuttavia esaminare l’ipotesi di rivedere l’opzione ricorrendo al trequartista, se non addirittura all’albero di Natale con una sola punta.

Sono giorni importanti, nei quali Ranieri comincerà a farsi un’idea della caratteristiche dei singoli e poter dunque predisporre per attivare gli accorgimenti da mettere in campo. Sicuramente spariranno talune incongruenze tattiche della passata gestione di Liverani, laddove spesso si vedevano giocatori spaesati e fuori ruolo, che non riuscivano a trovare quella chimica di squadra che deve essere necessariamente una componente importante nell’economia di un complesso. Non che il precedente mister sia un incapace, ma sicuramente non ha trovato il giusto “feeling” con gli elementi a sua disposizione oppure non era riuscito a soppesare le reali potenzialità. Ma non solo.

La società si sta muovendo già sul mercato di riparazione per porre rimedio a determinati squilibri nati in estate, quando sono state gettate le fondamenta per poter costruire un complesso adatto alla categoria. Ecco, probabilmente i giocatori non si sono adattati ad un campionato che è totalmente diverso rispetto alla massima serie. Un adattamento che sarebbe dovuto arrivare per gradi, invece per l’intero girone ascendente si è andati a tentoni. Ora l’arrivo di Ranieri dovrebbe aver appianato tutto. Ha esperienza da vendere e difficilmente sbaglierà le motivazioni da imporre. Chi non si piegherà alle esigenze del gruppo e penserà esclusivamente alla gloria personale sarà escluso, senza mezze misure. Già fin d’ora si sussurrano alcuni nomi che dovrebbero lasciare i colori rossoblù. Ma in attesa di conferme c’è da pensare alla ripartenza del campionato, già a metà mese con il Como. In una “Unipol Domus” ribollente di entusiasmo. Chi ben comincia è a metà dell’opera.